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Nintendo GameCube compie 21 anni!

di Riccardo Rizzo

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Era una serena giornata di maggio quando, nell’ormai lontano 2002, Nintendo lanciava sul mercato europeo il GameCube. Uscito a settembre 2001 in Giappone e a novembre negli Stati Uniti, in Europa è arrivato un po’ più tardi, il 3 maggio, quando PlayStation 2 era già sul mercato da un paio d’anni e la prima Xbox solo da pochi mesi (è arrivata in Europa il 14 marzo 2002). A 21 anni dalla sua uscita, ripercorriamo insieme la storia di una delle console Nintendo più controverse di sempre.

Poche vendite, ma tanto amore

Quella del GameCube è una storia particolare, quasi controversa. Successore del Nintendo 64, che aveva per certi versi sancito una prima separazione tra Nintendo e il resto del mercato, il piccolo cubo viola ha rappresentato uno spartiacque definitivo. Causa anche l’incredibile successo di PlayStation 2, ma anche della presenza della prima Xbox, Nintendo ha faticato a ritagliarsi una buona fetta di mercato.

Project Dolphin” (così era chiamato in codice dalla Grande N) è stato, fino all’insuccesso di Wii U, la console Nintendo di minor successo, riuscendo a vendere solamente 21 milioni di unità. Questo nonostante un prezzo budget che a 199€ permetteva di portarsi a casa la console.

Eppure, tutti i suoi possessori la ricordano con amore, felicità e un pizzico di nostalgia. Si perché a fronte dei numeri, il GameCube è stata una grande console, capace di offrire titoli iconici, capaci di settare nuovi standard per le icone Nintendo. Inoltre, erano presenti molte feature aggiuntive alla console, alcune fallimentari, ma altre senz’altro interessanti. Quella più nota era sicuramente la possibilità di collegare il GameCube al Game Boy Advance tramite un apposito cavo. Così facendo era possibile usare il GBA come secondo controller o come schermo secondario. In alcuni giochi era poi possibile sbloccare alcuni contenuti esclusivi. In “Animal Crossing“, per esempio, collegando le due console era possibile visitare un’isola segreta e creare dei modelli direttamente dallo schermo del Game Boy.

Le esclusive di qualità simbolo di una generazione

Sono proprio i giochi ad aver segnato la sesta generazione Nintendo. Già con il Nintendo 64, invero, alcuni sviluppatori di terze parti avevano cominciato a guardare con maggiore interesse a PlayStation, ma con l’arrivo di PS2 queste scelte sono diventate sempre più comuni. Nintendo, dalla sua, ha puntato tutto sulle esclusive, capaci da sole di trainare il pubblico.

Nintendo GameCube

Alcuni titoli per GameCube

Queste spaziano dalle classiche produzioni Nintendo, come “Super Mario” e “The Legend of Zelda“, a nuove IP, come “Luigi’s Mansion“, il già citato “Animal Crossing” o “Pikmin“. Se con “Super Mario Sunshine“, “The Legend of Zelda: Twilight Princess” e “The Legend of Zelda: Wind WakerNintendo ha saputo riconfermare le sue due saghe di maggior successo dopo gli ottimi titoli usciti su Nintendo 64; con “Animal Crossing” e “Luigi’s Mansion” ha dimostrato di avere sempre nuove idee.

In più, sono usciti degli ottimi seguiti di serie altrettanto famose, come “Metroid Prime“, “Mario Kart: Double Dash!!” e “Super Smash Bros. Melee“. Indimenticabili anche “Resident Evil 4“, “Metal Gear Solid: The Twin Snakes“, “Eternal Darkness: Sanity’s Requiem” e “Star Wars: Rogue Squdrons II“.

Insomma, il GameCube ha rappresentato sicuramente un passo importante per Nintendo. Nonostante le vendite non proprio eccezionali, infatti, ha saputo far breccia nel cuore di milioni di appassionati, proponendo grandi idee e grandi prodotti. Ha inoltre fatto da laboratorio per alcune idee che Nintendo ha realizzato con Wii e Nintendo DS prima e Wii U poi.

E voi, avete mai avuto un GameCube? Quali sono i vostri giochi preferiti sul cubetto viola (o nero) di Nintendo? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram! E non dimenticate di continuare a seguirci qui sulle pagine di Nasce, Cresce, Respawna per rimanere sempre aggiornati su tutto il mondo del gaming. Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche:

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