di Alessio Caruso
La sconfitta maturata nella serata di ieri da parte dell’Italia contro la Macedonia del Nord rappresenta l’ennesimo record negativo per gli Azzurri, e l’ingresso nella “Hall of Shame” delle Nazionali. Ma scopriamo il perché.
Le quattro Nazionali assenti al Mondiale prima e dopo l’Europeo vinto
Italia – Rose Nazionali 2018-20-22
La prima ad essere citata, per vicinanza ed ordine cronologico, è la Nazionale Italiana, che dopo l’esclusione del 2017 per mano della Svezia, non è riuscita a qualificarsi per i Mondiali di Qatar 2022, nonostante la vittoria dell’Europeo nel luglio scorso. Immobile, Jorginho, Chiellini e compagni, da eroi sono diventati in soli 256 giorni gli antieroi, gli elementi da condannare.
Grecia – Rose 2002-04-06
La Nazionale Greca trovò il culmine della sua storia sportiva quando, nel 2004, riuscì a vincere in casa il campionato europeo, battendo in finale per 2-1 il Portogallo di Rui Costa, Deco e un giovanissimo Cristiano Ronaldo, all’epoca CR17. Prima e dopo, però, l’oblio con due esclusioni ai Mondiali 2002 e 2006, vinti rispettivamente da Brasile e Italia. Ai vari Karagounis, Zagorakis, Papadopoulos, dopo la vittoria europea, non riuscì quindi l’impresa di presenziare a Germania 2006.
Danimarca – Rose 1990-92-94
Da Schmeichel a Laudrop, gli eroi di Euro ’92 che sorpresero i pronostici, non riuscirono a presentarsi ad USA ’94 (vinto dal Brasile) , dopo l’assenza di Italia ’90 (vinto dall’Argentina). Un fuoco di paglia che rese calcisticamente importante (almeno per un biennio) una Nazionale poco considerata, nonostante alcuni giocatori di spicco, con alcuni di loro che giocarono anche nei top 5 campionati europei, e diventando icone dei club nei quali hanno militato.
Cecoslovacchia – Rose 1974-76-78
Una delle migliori scuole calcistiche degli anni ’30 e ’40, che ebbe il suo riconoscimento nel 1976, quando s’impose nel campionato europeo. Una vittoria successiva all’esclusione dal Mondiale di Germania Ovest ’74, che però non trovò continuità con la successiva esclusione da Argentina ’78. La storia sportiva della confederazione non ebbe poi vinta lunghissima, anche a seguito della divisione in Repubblica Ceca e Slovacchia.
Di Alessio Caruso
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