L’attore e regista statunitense Dustin Hoffman, nato l’8 agosto 1937 a Los Angeles, compie oggi 85 anni. Proveniente da una famiglia ebraica di radici rumene e ucraine, Hoffman è figlio di un rappresentante di mobili e una pianista jazz. Studia medicina per poi abbandonarla e dedicarsi alla recitazione, trasferendosi a New York. Inizia a lavorare a Broadway per produzioni minori.
La prima parte in un film arriva con “Il laureato” di Mike Nichols nel 1967, con la quale si aggiudica subito una nomination agli Oscar e ai Golden Globe per il miglior attore protagonista. Vince inoltre il Golden Globe per il miglior attore esordiente. Subito dopo, il film “Un uomo da marciapiede” di John Schlesinger, per il quale è nuovamente nominato agli Oscar e ai Golden Globe, gli dona già una notorietà internazionale. Se ciò non fosse abbastanza, ha modo di dimostrare ulteriormente il proprio talento nei film successivi, come “John e Mary“, “Il piccolo grande uomo“, “Chi è Harry Kellerman e perché parla male di me?“, “Cane di paglia” e “Alfredo Alfredo“, sperimentando sempre generi diversi. Dopo l’ultimo film, ambientato in Italia, recita in “Papillon” e “Lenny“, per quest’ultimo candidato all’Oscar e al Golden Globe.
Dopo un paio di anni di pausa, Dustin Hoffman torna nel 1976 con “Tutti gli uomini del presidente” e “Il maratoneta“. Seguono “Vigilato speciale“, “Il segreto di Agatha Christie” e “Kramer contro Kramer“: quest’ultimo gli vale l’Oscar nel 1980. La vittoria precede una seconda pausa, stavolta di diversi anni, interrotta solo dalla partecipazione a “Tootsie” di Sydney Pollack. Nel 1985 torna con il film televisivo “Morte di un commesso viaggiatore” e, nel 1987, con “Ishtar“, che però non riscuote successo. Fortunatamente Hoffman non demorde: l’anno seguente, infatti, recita in “Rain Man – L’uomo della pioggia“, grazie al quale vince il secondo Oscar, il Golden Globe e il David di Donatello. La sua ultima pellicola degli anni Ottanta è “Sono affari di famiglia“, di Sidney Lumet, del 1989.
A partire dagli anni Novanta la carriera di Hoffman risulta particolarmente prolifica: solo nel decennio degli anni Novanta partecipa a numerose produzioni, del calibro di “Dick Tracy“, “Billy Bathgate – A scuola di gangster“, “Hook – Capitan Uncino“, “Virus letale“, “Mad City – Assalto alla notizia” e “Sesso & potere“. I Duemila sono invece gli anni di “Confidence – La truffa perfetta“, “La giuria“, “Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi“, “The Lost City” e “Profumo – Storia di un assassino“. Nel 2008 doppia inoltre Shifu in “Kung Fu Panda“, personaggio che riprenderà nel 2011 e nel 2016. È solo al 2012 che risale il suo debutto come regista: dirige infatti “Quartet“. Resta però fedele alla recitazione, prendendo parte a “Chef – La ricetta perfetta“, “L’ottava nota – Boychoir“, “The Program” e il più recente “L’uomo del labirinto“.
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