Disponibile su Disney+ dal 30 marzo, “Moon Knight” è la nuova serie targata Marvel Studios e ideata da Jeremy Slater. Il cast vede Oscar Isaac nei panni del protagonista, e Ethan Hawke, in quelli del villain della serie.
Dopo la parentesi multiverso avuta con “Spider-Man No Way Home” (trovate qui la nostra recensione), il MCU ritorna in forma seriale con “Moon Knight“. La serie ideata da Jeremy Slater e diretta per quasi tutti i suoi 6 episodi da Mohamed Diab, vede come protagonista l’ex agente della CIA Marc Spector. Spector però soffre di un disturbo di personalità multipla, dovuto ai poteri di cui lo spettatore ne farà conoscenza già nel corso di questo episodio.
Steven Grant (Oscar Isaac) è un mite impiegato del British Museum di Londra. Il buon Steven però sembrerebbe soffrire di insonnia, fino a quando scoprirà di essere braccato da Arthur Harrow (Ethan Hawke) e la sua setta, a causa della sua seconda identità: Marc Spector. Queste sconvolgenti scoperte porteranno Steven in un mondo decisamente più grande della sua solita routine giornaliera.
Il primo episodio di “Moon Knight” prende il suo tempo per raccontare questi eventi. A risaltare su tutto è il suo completo distacco dall’intero Marvel Cinematic Universe. L’incipit dell’episodio, dove viene presentato il villain interpretato da Ethan Hawke, mette subito in chiaro la natura e il tono dell’intero progetto.
Uno dei più grandi pregi di questo primo episodio di “Moon Knight” è l’assenza di riferimenti all’intero MCU. Il non menzionare eventi e personaggi noti allo spettatore, porta a concentrare il tutto sul vero protagonista e la sua storia. Infatti, a risaltare è la performance di Oscar Isaac. L’attore regala una grande performance nei panni di Steven Grant. L’essere ingenuo e sbadato a causa del suo “problema”, viene reso al meglio dall’interpretazione di Isaac; ad apparire attualmente meno è la vera identità di Steven: Marc Spector.
Dall’altra parte invece, troviamo Arthur Harrow, interpretato da Ethan Hawke. Oltre ad una presenza scenica impeccabile, il villain si rivela molto intrigante e potenzialmente differente rispetto ai suoi “colleghi”. Infine, anche se attualmente poco presente, lo spettatore farà la conoscenza di Khonshu. Il Dio della Luna, oltre ad essere la fonte dei poteri di Grant/Spector, è un personaggio a tutti gli effetti. Il Dio si rivelerà subito come la sua controparte cartacea, strappando anche qualche risata e nascondendo molti segreti.
“Moon Knight” è stato presentato come il progetto più cupo e violento del MCU. Questo primo episodio, in parte, rispetta queste promesse. La violenza viene nascosta grazie ad un montaggio molto efficace, che permette di far immedesimare al meglio lo spettatore nei panni di Steven. Vedremo se con i prossimi episodi, il rating maggiore rispetto all’intero MCU verrà sfruttato al meglio. Ma quanto visto attualmente, può lasciar ben sperare per i prossimi cinque episodi.
Il tono horror emerge grazie alle sequenze dove Steven vede per la prima volta Khonshu, mettendo in scena un’atmosfera estranea ai lavori precedenti dei Marvel Studios. Infatti, il disturbo di cui soffre Steven, insieme a queste sequenze horror, alla presenza di un nemico misterioso e di una verità da scoprire, rendono di fatto il pilot di “Moon Knight” uno dei migliori delle serie targate MCU. Ma se la regia si mostra ispirata, soprattutto per raccontare al meglio il suo protagonista, non si può dire lo stesso della CGI.
A differenza dei lavori seriali precedenti dei Marvel Studios, “Moon Knight” sotto questo punto di vista è il più debole. A spiccare in negativo è la CGI. Questa si mostra molto posticcia, soprattutto nella sequenza di inseguimento in auto presente in questo episodio. A non rendere al 100% è anche il costume dell’eroe a fine episodio. La maschera indossata dal protagonista è evidentemente realizzata in CGI. Ma dove questa non cala, è durante la presenza di Khonshu.
Oltre alla CGI, a rendere “Moon Knight” un prodotto inferiore rispetto alle altre serie Marvel Studios, è la sua fotografia. A differenza della precedente “Hawkeye” o di “Wandavision”, la fotografia della serie è ben lontana dall’avere un taglio cinematografico. Questo è un grosso problema, se paragonato al production value delle serie precedenti del MCU; ciò porta “Moon Knight” a partire in svantaggio rispetto ai suoi colleghi più noti.
Nonostante un comparto tecnico non impeccabile, il pilot di “Moon Knight“ è tra i migliori delle serie Marvel Studios. Con un protagonista interessante e ben interpretato da Oscar Isaac, la serie ideata da Jeremy Slater si preannuncia un crescendo di intrighi e azione per le prossime settimane. Il distaccarsi dal MCU così come lo conosciamo è un bene per questo prodotto, che cerca di portare nuove atmosfere nel genere supereroistico. Se da un punto di vista narrativo ci possiamo aspettare il meglio con i prossimi episodi, sul comparto tecnico invece sarà dura riscontrare dei miglioramenti concreti.
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