fbpx Ambulance, la recensione: una lunga fuga in ambulanza
Cinema & Serie TV

Ambulance, la recensione: una lunga fuga in ambulanza

di Simone De Mattia

Condividi con chi vuoi

È da poco uscito al cinema “Ambulance“, nuovo film diretto da Michael Bay. Nel cast Jake Gyllenhaal, Eiza González e Yahya Abdul-Mateen II. Si tratta del remake dell’omonimo film danese risalente al 2005.

Ambulance

Una grossa rapina si trasforma in una lunga fuga in ambulanza

Will (Yahya Abdul-Mateen II) è un ex marine ed ha bisogno di soldi per potere far sottoporre la moglie ad un’operazione. Suo fratello Danny (Jake Gyllenhaal) lo convince a partecipare ad una grossa rapina in banca, il cui bottino è di 32 milioni di dollari. Un piano perfetto viene messo a repentaglio dall’arrivo di un poliziotto in banca, che è ormai nelle mani della banda. La rapina prende la piega peggiore possibile e i due fratelli si trovano costretti a prendere in ostaggio il poliziotto, nel frattempo rimasto ferito gravemente, e una soccorritrice di nome Cam (Eiza González). Inizia una lunga fuga in ambulanza per le strade di Los Angeles ed una lotta per mantenere i nervi saldi.

Ambulance

“Ambulance” è Michael Bay all’ennesima potenza

Questo film è assurdo da diversi punti di vista e non si vergogna di esserlo. La mano di Michael Bay, soprattutto se lo spettatore ha imparato a conoscerlo, si nota sin dalla prima inquadratura. Il suo modo di riprendere i soggetti e le azioni è inconfondibile, riesce a dare un’imponenza alla scena come solo lui sa fare. Ma andiamo per gradi.

La vera protagonista del film è Los Angeles, le cui iniziali sono presenti anche nel logo del film, valorizzata dalle larghe inquadrature di Bay e le spettacolari riprese acrobatiche eseguite dai droni. Il lungo inseguimento avviene per le strade della città evidenziandone la bellezza ma soprattutto gli aspetti peggiori. Tutto il film è assurdo, a partire dagli inseguimenti e le esplosioni che tanto il regista ama mettere realmente in scena. Assurdo e non si vergogna di esserlo, tanto da costringere Cam a mettere in atto un’operazione chirurgica molto delicata durante la corsa in ambulanza.

Il continuo scorrere di adrenalina grazie alle lunghe e numerose sequenze d’azione mantiene alta l’attenzione dello spettatore. Perlomeno questo ha evitato al film momenti morti, cosa non scontata visto il quasi monotono contesto dell’inseguimento su un unico veicolo.

Per quanto però le sequenze d’azione in “Ambulance” siano assurde, ma rese credibili da cinema di Bay, in tutto il film c’è una scena nello specifico fatta in CGI che spezza purtroppo la quasi completa immersione dello spettatore nella scena. Chi guarda si trova costretto a notare il netto stacco che crea quella scena dal realismo delle sequenze precedenti e successive.

Ambulance

I personaggi sono scritti abbastanza bene

Fra tutti i personaggi spicca Danny, un uomo senza scrupoli e manipolatore che per tutta la durata del film è andato sempre più delirando riuscendo comunque a mantenere un certo tipo di credibile lucidità. La grande capacità interpretativa del meraviglioso Gyllenhaal ha dato spessore al personaggio, che è in grado di passare dall’essere amichevole all’essere senza scrupoli con un solo cambio d’espressione.

Will, fratello adottivo di Danny, è l’opposto e questa è la ricetta per un giusto bilanciamento dei caratteri. Lui si fa più scrupoli, cerca in tutti i modi di risolvere le situazioni nel modo più conveniente per tutti, anche se più volte è lui a rimetterci, trovandosi diverse volte a dare contro agli atteggiamenti del fratello. Nota di merito all’ottimo doppiaggio di Alberto Angrisano.

Cam è invece il personaggio di Eiza González, soccorritrice esperta e dall’atteggiamento quadrato: può tenere vitali i pazienti per venti minuti, quando li porta in ospedale diventano una responsabilità dei medici e lei deve dimenticarli. Anche durante l’inseguimento il suo unico pensiero è tenere in vita il poliziotto. Brava la González ad interpretare le varie sfaccettature, più dure e più morbide, di questo personaggio.

Ambulance

Considerazioni finali

Ambulance” è un ottimo film d’azione, diretto come solo Michael Bay sa fare. Le interpretazioni dei tre protagonisti sono molto buone, soprattutto quella di Jake Gyllenhaal che ha dato ennesima conferma del suo enorme talento. Si tratta di un film fresco in grado di intrattenere lo spettatore senza mai annoiare, portando anche riprese molto particolari che difficilmente possiamo vedere in altri film, come le riprese acrobatiche effettuate con i droni. Los Angeles gioca una parte importante nella storia e viene esaltata, nei suoi aspetti migliori e peggiori, da Bay e le sue imponenti riprese.

Ambulance” non è un film impegnato e non annoia mai. L’azione viene caricata iniziando con una rapina e finendo con un inseguimento in ambulanza. Decisamente su un altro livello rispetto al dimenticabile “6 underground” che Bay ha diretto nel 2019.

PRO

  • Ottime interpretazioni
  • Regia riconoscibile e immersiva
  • Riprese acrobatiche con i droni

CONTRO

  • Alcune sequenze decisamente troppo assurde
  • Una scena in CGI spezza l’assurdo realismo del cinema di Bay

Se l’articolo ti è piaciuto, potrebbero interessarti anche questi:

Per altre news su Cinema e Serie Tv continuate a seguire Nasce, Cresce, Streamma!

di Simone De Mattia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi