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Mondiali 2022: proseguono i test sul fuorigioco semi-automatico

di Ettore Guerriero

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La prossima Coppa del Mondo si avvicina, e la Fifa vuole farsi trovare pronta. Secondo quanto riportato da Sky Sport, infatti, sono in corso dei test sul fuorigioco semi-automatico. Questa nuova tecnologia ha lo scopo di aiutare gli arbitri, e allo stesso tempo il pubblico, che sarà in grado di conoscere il motivo delle decisioni.

Fuorigioco semi-automatico: come funziona?

La tecnologia alla base del funzionamento del fuorigioco semi-automatico sembra piuttosto complessa e studiata con molta attenzione. Tutto si basa sull’utilizzo di diverse fotocamere che saranno installate sotto il tetto dello stadio, e che avranno lo scopo di tracciare i movimenti dei calciatori. I dati così ottenuti verranno inviati in sala VAR, e dopo aver stabilito linea del fuorigioco e punto di contatto con il pallone, all’arbitro in campo sarà comunicato il responso.

In merito a ciò, l’Head of Football Technology della Fifa, Sebastian Runge ha aggiunto: “Stiamo monitorando anche gli arti e sappiamo esattamente dove si trovano tutti i giocatori in ogni momento del gioco. Li stiamo monitorando con 50 fotogrammi al secondo, quindi 50 volte al secondo sappiamo dove si trovano i giocatori e trasmettiamo queste informazioni al sistema”.

fuorigioco

Arbitro al VAR (@Shutter Stock)

La Fifa sperimenta anche animazioni in 3D

Non terminano qui le novità. Infatti, la Fifa sta sperimentando l’utilizzo di animazioni in 3D, che andrebbero a spiegare più dettagliatamente una decisione. Inoltre, le immagini prodotte in questo modo saranno rese pubbliche, in tv e nei maxi schermi degli stadi, affinché anche gli spettatori possano conoscere il motivo di una determinata decisione.

Sempre Sebastian Runge ha affermato: “Con il fuorigioco semi-automatico, otteniamo punti-dati e questi punti-dati possono essere tradotti in un’animazione. Quindi, sappiamo dove si trova la spalla, sappiamo dove si trova il ginocchio, per esempio. E prendendo quei dati, possiamo entrare nel mondo 3D e possiamo creare animazioni, che possono spiegare perfettamente se un giocatore era in fuorigioco o in gioco, in un’animazione che sarà condivisa con la tv e gli operatori dei maxi schermi per informare gli spettatori in modo più chiaro sulle decisioni di fuorigioco e onside”.

Sulla scelta dell’uso della tecnologia in campo, invece, si è espresso Pierluigi Collina. Il presidente del comitato arbitrale ha affermato: “Stiamo cercando di raggiungere l’obiettivo che è quello di avere decisioni più accurate e più rapide nei casi di fuorigioco. So che qualcuno lo ha chiamato fuorigioco-robot: non lo è. Gli arbitri e gli assistenti arbitrali sono ancora responsabili della decisione sul campo di gioco. La tecnologia offre loro solo un valido supporto per prendere decisioni più accurate e rapide, in particolare quando il fuorigioco è molto difficile da valutare”.

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di Ettore Guerriero

 

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