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Mobile gaming, i numeri della crisi: l’83% non arriva a tre anni di vita

di Federico De Milano

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Una parte dell’industria dei videogiochi che forse troppo spesso non gode di grande considerazione è quella del mobile gaming. Questa fetta di mercato è in realtà più grossa di quanto si pensi e ci sono diversi esempi di giochi divenuti molto famosi ed importanti che hanno fatto guadagnare grandissime quantità di denaro alle aziende sviluppatrici.

Non bisogna infatti pensare all’industria dei videogiochi soltanto come quella legata ai prodotti per PC e console ma vanno presi in considerazione pure quei titoli pensati per gli smartphone. Tuttavia, trattandosi nella maggior parte dei casi di giochi free-to-play le condizioni economiche non sono semplici.

Un’indagine fa luce sui dati preoccupanti del mobile gaming

Secondo una ricerca commissionata da SuperScale la maggior parte dei giochi realizzati per il mercato mobile non arriva a tre anni di vita dopo il lancio e spesso molti prodotti vengono eliminati. Si parla dell’83% del totale che chiude entro questo arco di tempo. Certamente riuscire a sopravvivere in un mercato in cui gli utenti sono spesso abituati ai giochi gratis è complesso. E a quanto pare affidarsi alle famigerate micro-transazioni spesso non basta.

Un altro dato che fa capire le condizioni di molte software house che si dedicano al mobile gaming è quello relativo al numero di progetti che vengono abbandonati prima del lancio. Si tratta di circa il 43% di titoli che non vedono mai la luce dopo che il loro sviluppo è cominciato. È bene specificare però che i dati emersi dopo questa indagine sono relativi solamente al mercato e agli utenti del Regno Unito e degli USA. Non vive quindi un momento florido questo settore e resta da capire se saprà rialzarsi, ma come fare per riuscirci?

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