di Enrico Tiberio Romano
Il Governo pensa a nuovi metodi di supporto per accompagnare le madri nei primi 6 mesi di vita dei figli, il periodo più delicato della maternità. La proposta per il 2024 è quella di una figura che sarà utile a gestire la depressione post partum ed i quesiti che l’arrivo di un bambino comporta.
Un nuovo supporto per la maternità
Stando a quanto si apprende dall’ANSA nel 2024 nascerà una nuova professione, quella di assistente materna. Il governo italiano ha intenzione di stanziare tra i 100 ed i 150 milioni per l’istituzione di questo nuovo mestiere, il cui ruolo sarà quello di accompagnare le madri nei primi sei mesi di vita del bambino con un rapporto personale diretto: non solo risponderà telefonicamente, o con videocall, ma andrà direttamente a domicilio per sostenere le donne in questa prima fase della maternità.
L’assistente materna non sarà una figura sanitaria come ostetriche, infermieri o puericultrici e non sarà necessaria una laurea, ma un corso di formazione della durata di 6 o 9 mesi. Le modalità operative verranno poi definite nei prossimi mesi attraverso il confronto con le regioni, ma l’idea del Governo è quella di offrire un servizio a richiesta delle madri. Dovrebbero essere garantite venti ore per i primi tre mesi dalla gravidanza estendibili fino a sei mesi. A livello di presenza territoriale, l’idea è quella di mettere a disposizione 3 professioniste di questo tipo ogni 20mila abitanti.
L’idea per questa novità assoluta nel nostro Paese arriva direttamente da Francia e Paesi del nord Europa, dove l’assistente materna è uno dei servizi più frequentemente richiesti e utilizzati dalla popolazione.
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