di Redazione NCI
Il suo passaggio al Chelsea, tanto inatteso quanto doloroso per i tifosi nerazzurri, ha suscitato non poche polemiche. Il pessimo adattamento di Romelu Lukaku allo Stamford Bridge, ostacolato da infortuni e scarso rendimento, ha contribuito ad accrescere i mugugni all’ombra della Madonnina. Eppure, in una recente intervista a Sky Sport, il bomber belga sembra non aver dimenticato il biennio all‘Inter, lasciandosi andare ad un malinconico mea culpa e annunciando la volontà di riabbracciare i colori nerazzurri…
Lukaku allo scoperto: “Spero di tornare all’Inter”
Ai microfoni di Marco Barzaghi, Lukaku ha ripercorso la telenovela estiva culminata con il suo ritorno al Chelsea: “Tutto ciò che è accaduto la scorsa estate non doveva andare così, sono andato via nel momento meno adatto. Tutto ciò mi dà fastidio: come ho lasciato l’Inter, come ho comunicato con i tifosi nerazzurri.
Ora, però, è giusto condividere i miei sentimenti: sono innamorato dell’Italia ed un giorno tornerò all’Inter, lo spero davvero. Voglio chiedere scusa ai miei ex tifosi, avrei dovuto prima condividere la mia decisione con loro. Ciò che i supporters nerazzurri hanno fatto per me e per la mia famiglia non lo dimenticherò mai. Spero davvero nel profondo del mio cuore di tornare all’Inter, ma non a fine carriera, a un livello ancora buono per vincere di più”.
Sincere ammissioni, lacrime di coccodrillo o indizi di mercato? Ai posteri l’ardua sentenza…
“Al Chelsea non sono contento per la situazione”
Il Lukaku-bis allo Stamford Bridge non sta rispettando le rosee aspettative del club di Tuchel. Proprio con il tecnico tedesco, l’ex Inter non sembra aver instaurato un rapporto idilliaco, come ammesso dallo stesso attaccante: “Fisicamente sto bene ma non sono contento per la situazione. Il mister ha scelto di giocare con un ruolo diverso ma io non devo mollare. Devo continuare a lavorare e dare sempre il massimo”.
La distorsione alla caviglia rimediata nella sfida di Champions contro il Malmö ha influito negativamente sulle prestazioni del belga, che ora strizza l’occhio a Zhang e Marotta.
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di Lorenzo Ruggieri
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