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Los Angeles, 27 enne chiama la Polizia per difendersi dall’ex: le sparano

Polizia (@Shutterstock)

Il Dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles (LASD) ha pubblicato il video della body-cam degli agenti della Polizia intervenuti il 4 dicembre a Lancaster per difendere una 27 enne dagli abusi domestici da parte dell’ex ragazzo. Questo caso, tuttavia, è diventato ben presto la fonte di numerose proteste nella città degli angeli, perché uno degli agenti intervenuti avrebbe sparato e ucciso la donna.

Los Angeles: il video della Polizia e l’uccisione della donna

Oltre al video, la Polizia avrebbe pubblicato una parte della chiamata al 911; nella registrazione la donna avrebbe affermato: “Non vuole uscire da casa mia… Non mi lascia in pace… Ho bisogno della polizia qui, subito“. Oltre a queste parole si sentirebbero le urla della 27 enne, Niani Finlayson, mentre cerca di allontanare l’uomo.

Nel video della body-cam si possono vedere due agenti mentre sono intenti ad aprire la porta a calci; la Finlayson, quindi, apre la porta della casa, e la si può vedere mentre impugna un coltello con a fianco sua figlia di 9 anni. La donna afferma davanti agli agenti: “Sto per accolterrarlo perché…“, la motivazione non è udibile, tuttavia molto probabilmente si riferisce al fatto che l’ex ragazzo avrebbe picchiato la bambina.

Non appena uno degli agenti entra dentro l’abitazione, infatti, la bambina esclamerebbe di essere stata picchiata dall’uomo, tuttavia la sua voce risulta distorta dalla Polizia. Dal video si può vedere quindi la donna impugnare il coltello davanti al suo ex ragazzo, il quale si trova seduto su una poltrona con le mani in alto.

Nel giro di brevissimi istanti, il secondo agente, Ly Shelton, entra nell’abitazione e spara immediatamente quattro colpi di arma da fuoco contro la donna. La Polizia non avrebbe pubblicato il video integrale di quello che è accaduto in seguito, tuttavia si sente distintamente l’ex ragazzo urlare: “No, no perché hai sparato?“.

La sospensione dell’agente e le proteste

La donna sarebbe stata condotta in ospedale, dove è stata ufficialmente dichiarata morta. L’uomo è stato arrestato per abusi su minori e aggressione a un agente di polizia, tuttavia ben presto rilasciato in attesa di ulteriori indagini.
Immediate le proteste da parte degli attivisti dei diritti umani, i quali sottolineano in particolare la mancata volontà da parte degli agenti coinvolti di allentare la tensione; come si vede dal video, infatti, avevano già le armi da fuoco spianate prima ancora di entrare dentro casa.

L’agente che ha sparato, Ly Shelton, era già stato coinvolto in un caso analogo nel 2020, quando uccise il 61 enne Michael Thomas, il quale aveva contattato il 911 per una potenziale violenza domestica. Al momento, tuttavia, il poliziotto risulta rimosso dal suo ruolo, in attesa di un’evoluzione delle indagini; il LASD ha affermato infatti:

“Ogni sparatoria che coinvolge un agente è traumatica per tutte le persone coinvolte e ogni incidente ha una serie unica di circostanze e complessità… Il dipartimento esaminerà e valuterà ogni aspetto della sparatoria, compresa la risposta, le tattiche e il background del dipendente”.

I parenti della donna uccisa, con il supporto dell’avvocato, hanno presentato un reclamo contro il LASD e la contea di Los Angeles; la figlia di 9 anni, inoltre, ha affermato davanti ai giornalisti:

“Era la mia migliore amica. Lei era sempre lì per me. È davvero incredibile che se ne sia andata e non sia tornata. Mi manca mia mamma […] La polizia ha mentito dicendo che mia madre li stava minacciando”.

Waunette Cullors, direttrice di “Cancel the Contract“, un gruppo di difesa locale che assiste la famiglia di Finlayson, ha criticato la condotta impropria degli agenti:

“Sapendo che stavano rispondendo a una chiamata di violenza domestica da parte di una madre che temeva per la sua vita, non hanno mostrato preoccupazione e non hanno agito in modo sicuro. Perché quando una persona nera chiama la polizia per chiedere aiuto in preda alla disperazione, viene trattata come sospettata? Si è trattato di un omicidio a sangue freddo”.

Fonti: Guardian, NBC Los Angeles

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Lorenzo Peratoner