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L’OMS convoca una riunione urgente per contrastare virus di Marburg: cosa sta succedendo?

di davide gerace

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Sono passati ormai tre anni da quando il mondo intero ha conosciuto il Covid-19, il virus che ad oggi, ha causato quasi sette milioni di decessi in tutto il pianeta. Classificata come una delle pandemie più letali della storia, adesso, grazie soprattutto ai vaccini, fa però meno paura; ma a preoccupare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci sarebbe un altro virus letale, e questa volta proveniente dall’Africa

Focolaio di MVD in Guinea Equatoriale

Come spiega il sito dell’OMS, in Guinea Equatoriale è scoppiato l’allarme virus di Marburg; qui infatti, è stato confermato un focolaio che ha già portato a nove decessi e 25 casi accertati fino a questo momento. Il virus in questione, come scrive il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, è molto simile a quello dell’Ebola, sebbene siano ben differenti tra loro; entrambe le malattie infettive causano infatti sintomi clinici simili, come una febbre emorragica, con tassi di mortalità elevati. La malattia (MVD) però colpisce, a differenza dell’Ebola, sia gli umani che i primati non umani.

Quello scoperto in Guinea Equatoriale è il più grande focolaio di MVD degli ultimi 10 anni e ha già superato quello di “soli” 18 casi scoperti in Uganda nel 2012. L’epidemia più estesa, invece, è quella che ha colpito l’Angola tra il 2004 e il 2005; all’epoca i casi accertati furono 252, di cui 227 persero la vita, con un tasso di letalità fino all’88%, in base al ceppo virale della malattia.

La presa di posizione dell’OMS

Il Ministero della Salute del Paese ha dichiarato l’allarme sanitario anche nel distretto di Mongomo, mettendo in quarantena 4300 persone. Vista la grave situazione, l’OMS ha di conseguenza convocato un vertice urgente per cercare di contrastare i contagi. Infatti, non esistono vaccini o cure specifiche per questo virus in particolare, ma solo una terapia di supporto con mantenimento dell’idratazione e degli elettroliti, trasfusioni ematiche e ossigenoterapia.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già inviato degli esperti in Guinea Equatoriale per studiare al meglio la situazione e ha spedito laboratori mobili per le analisi e tutto il materiale necessario per le operazioni. Va comunque rammendato che si tratta di una malattia molto contagiosa, che si trasmette tramite contatto diretto, pelle lesa o mucose di occhi, naso e bocca, oppure con sangue e altri fluidi corporei. Infine, secondo quanto afferma il direttore regionale dell’OMS per l’AfricaMatshidiso Moeti, le autorità del Paese hanno agito prontamente, limitando il contagio.

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