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Leao-Milan, parti sempre più distanti: il rinnovo è a un punto morto

di Federico Minelli

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Il Milan è ai ferri corti con Rafael Leao. Dopo gli ultimi incontri per parlare di rinnovo, infatti, i rapporti tra la dirigenza rossonera e il talento portoghese non sarebbero più idilliaci. Tra i vari motivi, secondo “La Gazzetta dello Sport”, c’è la volontà da parte del giocatore di abbassare la clausola rescissoria, dimezzandola nel valore.

Maldini, tra una clausola dimezzata e un’asta in estate

Il Milan e la sua dirigenza non ammettono alzate d’ingegno: lo ha dimostrato con Donnarumma, Calhanoglu e Kessié, lo sta continuando a fare con Leao. Il portoghese, infatti, avrebbe avanzato la proposta di una clausola dimezzata rispetto agli attuali 150 milioni di euro, scendendo fino a 70/80 milioni di euro. Dal canto loro, Maldini e Massara non hanno la minima intenzione di svalutare così tanto il loro miglior giocatore, fatto che li rimanda a due opzioni.

La prima, più favorevole per i milanisti, è quella di attendere un’asta in estate, probabilmente tutta all’inglese, anche se la pretendente maggiore (il Chelsea) si è già mossa sul mercato; la seconda, invece, è quella di sfruttare fino in fondo Leao e di farlo andare in scadenza nel 2024.

Fermo restando, ovviamente, che il portoghese non rinnovi, ma vista anche la complicata situazione della sua procura, potrebbe essere la soluzione più realistica. Il suo attuale procuratore, infatti, ha un contratto fino al 2024, ma al termine di questo potrebbe saltare fuori Jorge Mendes, da sempre legato ai portoghesi.

 

Paolo Maldini (@Shutterstock)

Leao, l’ultimo tentativo di Maldini e gli altri ostacoli

Ci ha provato, Maldini. Ha fatto anche l’ultimo tentativo, parlando faccia a faccia con Rafael, da uomo a uomo, esortandolo a prendere una decisione di cuore, senza ascoltare troppe sirene esterne. Nulla da fare, almeno secondo la Rosea: il confronto diretto non è servito a riappacificare gli animi, anzi, potrebbe averli induriti, con Maldini che sarebbe uscito deluso dalla discussione.

Senza considerare gli altri ostacoli che non sono comunque trascurabili: su tutti, la distanza sull’ingaggio. I rossoneri offrono 6.5 milioni annui, Leao ne chiede almeno 7. Inoltre, c’è la spada di Damocle definitiva: la famosa somma di 19 milioni di euro che lo Sporting deve ricevere dal giocatore per quella sua fuga verso Lille nel 2018.

Com’è chiaro che sia, il Milan punta ancora forte su di lui per chiudere questa stagione evitando ulteriori patemi. A partire dal derby di domenica, crocevia fondamentale per i sogni europei meneghini, da una parte e dall’altra. Poi si valuterà il suo futuro, ma l’impressione è che Maldini & Co. vogliano mettere una sola cosa davanti a tutto e tutti: il Milan, nessun altro.

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