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La ricerca dell’Università di Siena: la birra fa bene alle ossa

di Francesco Greco

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L’ultima delle ricerche promosse dal dipartimento di biotecnologie chimica e farmacia dell’Università di Siena, poi pubblicata sul Journal of Functional Food, avrebbe confermato una tesi piuttosto inusuale: la birra fa bene alle ossa. Questo sarebbe frutto di anni di studi, di cui hanno fatto parte anche professori, famosi soprattutto in ambito accademico. Curiosi? Allora entriamo a fondo in questo studio bizzarro.

Osteoporosi? La birra dice “no grazie”

“La specificità della birra? La sua unicità a livello scientifico che di fatto lo rende un alimento potenzialmente certificabile come funzionale per le persone”, dice Annalisa Santucci, professoressa dell’Università di Siena. Lei è una degli autori dello studio che darebbe alla birra poteri benefici straordinari. Secondo quanto dimostrato dalla ricerca, sarebbe capace di prevenire malattie piuttosto gravi, quali osteoporosi e artrosi. Per tutto questo, sarebbe da ringraziare il silicio, presento all’interno della birra, che darebbe grande beneficio alle cellule ossee e cartilaginee.

Tuttavia, ci sono alcune cose da puntualizzare, secondo il dottor Gianni Testino, come riporta La Repubblica: “È vero che il silicio presente nella birra può avere effetti benefici sulle ossa e su aree ristrette dell’organismo ma ricordiamoci che l’etanolo presente non solo nella birra ma anche nei superalcolici e nel vino favorisce statisticamente il comparire di tumori anche gravi”. Il primario di Alcologia dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Alcologia, infatti, vuole comunque riportare con i piedi a terra i sognatori dalle ossa forti.

Nuove ricerche, nuove birre

In virtù di questa nuova scoperta, è anche nata una collaborazione tra il birrificio San Quirico, la stessa università e la SienabioActive, alla coltivazione e lavorazione del luppolo per una birra speciale. “Per la prima volta abbiamo sperimentato una birra per esperimenti scientifici, così come si fa con un farmaco (…). Da lì sono stati osservati gli effetti estremamente positivi sul metabolismo delle cellule ossee e cartilaginee”. Beerbone nasce proprio da questa affermazione. Infatti, la sopracitata collaborazione si occuperebbe di controllare tutta la filiera: dalla semina del cereale, alla lavorazione, fino al prodotto finale, ovvero la birra.

Annalisa Santucci annuncia che continueranno ad analizzare tutte le proprietà nutrizionali e benefiche, atta anche alla distribuzione all’estero. “Vogliamo sviluppare la ricerca per una futura birra che potrà ambire ad essere certificata internazionalmente come alimento funzionale alla salute dell’uomo (…)”. Insomma, un progetto che punta ad essere qualcosa di più.

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