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Caldo record, stop al lavoro all’aperto: inizia la Lombardia

di Redazione Network NCI

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La Lombardia ha deciso di correre ai ripari contro l’ondata di caldo estremo che sta colpendo l’Italia e gran parte dell’Europa. Dal 2 luglio al 15 settembre, nei giorni in cui il rischio sarà classificato come “alto”, sarà vietato lavorare all’aperto tra le 12:30 e le 16 in cantieri edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche. L’ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana, dopo un confronto con le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro. “La priorità è tutelare la salute dei lavoratori”, ha dichiarato Fontana, sottolineando come queste misure siano fondamentali per garantire la sicurezza in un contesto climatico sempre più estremo. Il provvedimento si applicherà solo nei giorni indicati dalla mappa del rischio disponibile sul portale Worklimate.

Eccezioni e misure per garantire la sicurezza

 

L’ordinanza esclude alcune attività dal divieto, come gli interventi urgenti e di pubblica utilità, a condizione che siano adottate misure di prevenzione adeguate. Tra i soggetti esentati rientrano le pubbliche amministrazioni, i concessionari di servizi pubblici, i rispettivi appaltatori e la protezione civile. La Regione provvederà a trasmettere il documento a Prefetti, sindaci, ATS, ASST, sindacati e associazioni datoriali, per garantirne l’applicazione corretta e la massima diffusione. Le autorità regionali continueranno a monitorare l’evoluzione della situazione e a intervenire con ulteriori misure se necessario.

Un’Europa sotto la morsa del caldo: temperature oltre i 40 gradi

La Lombardia non è sola. Sono ben 13 le Regioni italiane – tra cui Lazio, Sicilia, Emilia-Romagna e Campania – che hanno adottato misure simili per proteggere i lavoratori dal caldo estremo. E la situazione non è meno grave nel resto d’Europa. In Spagna, il comune di El Granado ha toccato i 46 gradi, un record assoluto per questo periodo. A Barcellona, intanto, si indaga sulla morte di una lavoratrice dei servizi di pulizia colta da malore dopo il turno. Anche la Francia registra temperature eccezionali, con picchi fino a 41 gradi previsti nei prossimi giorni. Di fronte a questo scenario, l’OMS ha ribadito le raccomandazioni fondamentali: evitare l’esposizione nelle ore più calde, mantenere freschi gli ambienti e prestare particolare attenzione alle persone vulnerabili. Segnali chiari che il cambiamento climatico è ormai una sfida quotidiana anche per la tutela della salute sul lavoro.

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Articolo di Biagi Linda

Fonte: TGCOM24

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