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La particolare Nintendo Wii destinata alla Regina Elisabetta… è di nuovo all’asta!

Nintendo Wii è una console prodotta dall’azienda giapponese Nintendo. È stata lanciata sul mercato nel 2006, come successore del Nintendo GameCube, e si tratta di una delle console più diffuse e vendute della settima generazione. Inoltre, era anche la principale concorrente di Xbox 360 e PlayStation 3. Però, esiste una versione particolare della mitica Wii, realizzata in oro 24 carati, che doveva essere destinata alla Regina Elisabetta II…

Nintendo Wii: la console della Regina è all’asta

Nelle ultime ore, in rete, è spopolata la notizia secondo cui la Wii della Regina Elisabetta II sia stata messa all’asta. Un elenco sul sito di aste Goldin offre infatti un “pacchetto di console placcato oro Nintendo Wii unico nel suo genere commissionato per la regina Elisabetta“, con l’offerta attuale ferma a $ 2.100. Ma perché la Regina dovrebbe avere una Wii d’oro? Andiamo a scoprire insieme la storia di questa console unica.

Nel lontano 2009 la THQ aveva pubblicato Big Family Games, un titolo abbastanza similare a Wii Sports. Durante la campagna di marketing per il gioco, l’azienda decise di inviare una copia alla famiglia più grande e di più alto profilo a cui potesse pensare: la famiglia reale. Però, per far si che ciò diventasse possibile, la compagnia decise di far realizzare una console d’oro 24 carati, per rispettare i canoni reali relativi al calibro del personaggio che l’avrebbe ricevuta.

Dopo mille peripezie, la singolare console venne inviata a Buckingham Palace. Tuttavia, il servizio di sicurezza della Regina, la rispedì al mittente. Successivamente, nel 2012, la THQ dichiarò il fallimento, e della fantomatica Wii si persero le tracce. Poi, nel 2017, riapparve nelle mani di un collezionista. Dopo essere stata venduta ad un altro collezionista, la console è quindi finita all’asta.

L’attuale proprietario aveva provato a metterla in vendita su eBay raggiungendo cifre da capogiro, ma il colosso bloccò l’asta per via di un cambio delle politiche interne. Tutto ciò risale all’ottobre 2021, e ora, pare che ci sta riprovando.

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