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India: ufficiale pubblico drena il bacino di una diga per recuperare il cellulare

di Lorenzo Peratoner

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In India è accaduta un’inusuale vicenda che coinvolto un funzionario pubblico, nel disperato recupero del suo cellulare da 1.200 dollari contenente informazioni sensibili del governo. Ripercorriamo ciò che è successo, secondo quanto riportato da ANSA e BBC.

Il drenaggio della diga e la sospensione del funzionario

In circostanze non ancora del tutto chiare, un funzionario si stava scattando un selfie in prossimità della diga di Kherkatta; tuttavia nel corso di questa operazione gli è caduto il cellulare all’interno del bacino idrico dell’argine. Nel tentativo di recuperare il dispositivo, ha pagato una pompa per drenare milioni di litri d’acqua dal bacino verso un canale locale; secondo quanto dichiarato, avrebbe ottenuto il permesso da un funzionario dedicato, il quale avrebbe detto che “sarebbe stato di fatto vantaggioso per gli agricoltori che avrebbero avuto più acqua”.

Dopo tre giorni, in cui sono stati pompati via ben due milioni di litri di acqua, un funzionario del dipartimento delle risorse idriche è intervenuto in loco bloccando questo processo e sospendendo il funzionario dal suo ruolo “fino all’apertura di un’inchiesta. L’acqua è una risorsa essenziale e non può essere sprecata in questo modo”. Così avrebbe sostenuto il funzionario intervenuto, tirando in causa l’accusa di abuso di potere.

Diga (@Pixabay)

Il recupero del cellulare e la grave siccità in India

Alla fine il cellulare è stato recuperato, tuttavia era in condizioni così pessime da rivelarsi inutilizzabile. Ovviamente adesso ci sarà un’inchiesta per appurare in maniera obiettiva i fatti e le responsabilità di ognuno, mentre su Twitter il principale partito d’opposizione coglie la palla al balzo per criticare gli ufficiali del Governo:

“Quando la gente dipende dalle autobotti per l’approvvigionamento idrico nelle estati torride, l’ufficiale ha prosciugato 41 lakh (centomila) litri che avrebbero potuto essere utilizzati per l’irrigazione di 1.500 acri di terreno”.

L’India, infatti, è un Paese che sta pagando gravemente lo scotto della siccità e delle ondate di caldo, tali da causare vasti incendi e perdite di raccolto, con conseguente aumento delle disuguaglianze e della povertà.

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