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Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere Ep.7, la recensione: L’occhio

Disponibile dal 7 ottobre su Amazon Prime Video, il settimo episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”. L’attesissima serie basata sul mondo creato da J. R. R. Tolkien vede nel suo cast Morfydd Clark, Markella Kavenagh, Robert Aramayo, Ismael Cruz Cordova, Tyroe Muhafidin e Charles Edwards. L’episodio è diretto da Charlotte Brändström. Lo show è ideato da J. D. Payne e Patrick McKay.

Giunti al penultimo episodio di questa prima stagione, “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” riporta in scena i Pelopiedi, Elrond e Durin. In questo episodio di transizione, in attesa del gran finale della prossima settimana, le storyline lasciate in sospeso in precedenza, ritornano. Lo spazio dedicato a loro, oltre ad offrire spunti futuri per il racconto, porta una sorta di freno a quanto visto col finale del sesto episodio. Nonostante questa preparazione al gran finale, l’episodio pone basi narrative che forse non saranno apprezzate da tutti per via di una sorta di “distacco” dalla grande minaccia di Sauron.

Nuovi rapporti e la nascita di un nuovo territorio

Dopo lo sconvolgente finale della scorsa settimana, Galadriel (Morfydd Clark) e le truppe numenoriane, si ritrovano a contare le vittime e battere la ritirata. Nel frattempo vediamo i Pelopiedi proseguire il loro viaggio, fino a quando un incontro stravolgerà le loro vite. Infine l’amicizia tra Elrond (Robert Aramayo) e Durin (Owain Arthur) viene messa in difficoltà dal re dei Nani pronto a contrastare l’unica soluzione di salvezza per la popolazione elfica. “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” ci offre questa settimana il ritorno di alcuni personaggi completamente assenti nel sesto episodio e lo fa nel momento giusto, preparando allo stesso tempo il terreno per il gran finale previsto per il 14 ottobre.

Anche se questa scelta si è rivelata ottima per aumentare l’attesa del prossimo venerdì, il tono quasi distaccato delle storie dei Pelopiedi e di Elrond, potrebbe disturbare molti. Per quanto il mistero dietro l’identità dello Straniero possa essere intrigante, la storia dei Pelopiedi tenendosi distante da quanto è avvenuto nelle Terre del Sud, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Stesso discorso per l’amicizia tra l’elfo e il nano, anche se in questo caso potremmo trovarci ad avere dei collegamenti futuri, inerenti soprattutto la stabilità della Terra di Mezzo.

Il vero motore dell’episodio è l’amicizia

Dopo aver assistito al primo assaggio di guerra la scorsa settimana, questa volta “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” mette in evidenza il tema dell’amicizia. Il rapporto tra Nori e lo Straniero, come quello tra Elrond e Durin, è un rapporto di amicizia. Questo porta una sorta di parallelo su schermo dei due rapporti più positivi presenti all’interno dello show. Il forte legame tra i personaggi, porterà rispettivamente Nori e Durin affrontare una minaccia pericolosa e la furia di suo padre. La giovane pelopiede è decisamente guidata dalla bontà del suo cuore e questo la porterà ad affrontare una grande avventura e un pericolo difficile da sormontare.

 

 

Mentre il principe dei nani, si ritrova ad affrontare la collera di suo padre e re del regno dei Nani per una difficile scelta morale; accettare di rispettare gli ordini del re oppure aiutare il suo migliore amico, salvando così un regno alleato. Queste due scelte metteranno a dura prova Durin e la sua lealtà verso il padre e il suo amico. Per quanto queste dinamiche siano ben congeniate e interessanti, mostrando un lato differente della Terra di Mezzo, non tutti possono apprezzare questa “interruzione” narrativa. Nonostante ciò, il penultimo episodio ci prepara al gran finale in arrivo questo venerdì, mostrando le condizioni dei protagonisti presenti in quelle che non sono più le Terre del Sud.

L’avvento di una nuova terra

“Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” finalmente rivela uno dei collegamenti più celebri al mondo creato da J.R.R. Tolkien. Mostrando le conseguenze del finale della scorsa settimana, la serie finalmente rivela il nuovo status quo delle Terre del Sud, rendendo felici i fan della saga letteraria e non solo. La nuova forma delle ormai ex Terre del Sud, può portare solo ad una cosa: l’arrivo di Sauron. Finalmente vedremo il volto dell’acerrimo nemico della Terra di Mezzo? Forse il finale di stagione risponderà a questa domanda. Mentre gli orchi si godono la vittoria momentanea, i vari personaggi presenti nella zona di guerra, curano le loro ferite interiori ed esteriori e sono pronti ad affrontare le conseguenze delle loro azioni, su tutti Galadriel.

Gli elfi crederanno alle parole della guerriera? Si uniranno al conflitto contro Sauron per la salvezza degli uomini e non solo? Queste sono le domande che ci si pone in attesa del finale di stagione. Come in ogni episodio, il comparto tecnico e la scrittura si mostrano ancora una volta ottimi, mantenendo lo show di J.D. Payne e Patrick McKay su alti livelli. Siamo certi che per il finale di stagione si preannuncino grandi cose e un finale epico degno della saga de “Il Signore degli Anelli”.

Considerazioni finali

“Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”  con il penultimo episodio, porta avanti storyline lasciate in sospeso e prepara lo spettatore per il gran finale. Nonostante il ritorno di alcuni personaggi, il loro mostrarsi in parte o completamente distaccati dalla minaccia di Sauron, potrebbe disturbare alcuni spettatori. Nonostante questo, l’episodio affronta al meglio il tema dell’amicizia e come detto in precedenza, prepara la tavola per il finale di stagione che si preannuncia epico. La scrittura, il cast e la regia si mostrano ancora una volta all’altezza dell’ambizioso progetto targato Amazon Prime Video.

Pro

  • La regia e il comparto tecnico;
  • Il cast dello show;
  • La scrittura dello show che si rivela ottima ancora una volta.

Contro

  • La presenza di storyline “esterne” alla minaccia principale, potrebbe disturbare alcuni spettatori.

 

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Ecco a voi la recensione degli episodi precedenti:

Gabriele Di Nuovo

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