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Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere Ep.5, la recensione: Separazioni

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile dal 23 settembre su Amazon Prime Video, il quinto episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”. L’attesissima serie basata sul mondo creato da J. R. R. Tolkien vede nel suo cast Morfydd Clark, Markella Kavenagh, Robert Aramayo, Ismael Cruz Cordova, Tyroe Muhafidin e Charles Edwards. L’episodio è diretto da Wayne Che Yip. Lo show è ideato da J. D. Payne e Patrick McKay.

Il venerdì targato Amazon Prime Video, può significare solo una cosa: il nuovo episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” è disponibile. Terzo episodio diretto dal regista Wayne Che Yip, lo show spicca definitivamente il volo. Il titolo del capitolo di oggi è decisamente eloquente. La serie mostra le prime vere separazioni compiute dai vari protagonisti. Dall’abbandonare la propria terra per una causa che divide il proprio popolo, fino ad arrivare all’abbracciare per l’ennesima volta l’oscurità e al rispetto di un’amicizia sincera. Inoltre questo episodio mostra il ritorno dei Pelopiedi e dello Straniero, dove quest’ultimo mostrerà ancora una volta le sue doti.

Un punto di svolta

A Númenor si discute riguardo la scelta di andare in guerra nella Terra di Mezzo. Nel mentre Isildur (Maxim Baldry) e Halbrand (Charlie Vickers) prenderanno decisioni importanti per la loro vita. I Pelopiedi continuano la loro migrazione, dove Nori (Markella Kavenagh) insegna allo Straniero (Daniel Weyman) tutto quello che è intorno a lui. Ma la presenza dell’uomo caduto dal cielo, è stata notata da uomini sconosciuti. Nelle Terre del Sud, Arondir (Ismael Cruz Cordova) e Bronwyn (Nazazin Boniadi) si ritrovano a prendere una scelta difficile per sopravvivere all’avanzata dell’esercito di Adar (Joseph Mawle). Infine il rapporto tra Elrond (Robert Aramayo) e Durin (Owain Arthur) viene messo alla prova con una rivelazione cruciale inerente l’esistenza stessa degli Elfi.

Il quinto episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” porta avanti tutte le sue storyline, offrendo quello che è l’inizio definitivo di questa avventura programmata per ben 5 stagioni. La separazione dal proprio popolo in nome di valori più alti come la salvezza dell’umanità e dell’amicizia, segnano quello che è il punto di non ritorno negli eventi che porteranno alla guerra contro Sauron. L’oscura minaccia non ha ancora un vero volto e i nuovi personaggi apparsi in questo episodio, potenzialmente potrebbero nascondere il celebre nemico dei romanzi, e non solo, di J.R.R. Tolkien.

Tra eroismo e intrighi politici

A spiccare in questo quinto episodio è la presa di coscienza di alcuni dei protagonisti della serie. Il primo su tutti è Halbrand, dove dopo tante difficoltà e la paura di tornare al ruolo che gli spetta, prende una decisione cruciale per sé stesso e non solo. Anche l’amicizia tra Elrond e Durin viene messa in difficoltà per via di una situazione molto delicata per la popolazione degli Elfi. Queste due situazioni di eroismo e onore, vengono contrapposte ad alcuni intrighi politici che potrebbero minare il precario equilibrio del mondo intero, permettendo così inconsapevolmente l’ascesa al potere di Sauron.

 

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Ed è proprio nelle Terre del Sud che questo avviene. Arondir insieme a Bronwyn, cerca di sopravvivere unendo il popolo, ma un evento riporterà buona parte degli uomini verso l’oscurità. Ma se nelle Terre del Sud i sopravvissuti non hanno i mezzi sufficienti per poter resistere, a Númenor la situazione non è decisamente migliore. Nonostante la preparazione per il viaggio verso la Terra di Mezzo, da dietro le quinte, una forza politica si muove contro la spedizione messa in piedi dalla regina del regno. Questo stravolgerà gli equilibri del fiorente regno degli uomini? Lo scopriremo nei prossimi episodi che si preannunciano pieni di colpi di scena ed eventi sorprendenti.

Identità ancora ignote

Uno dei tasselli de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” è l’identità di due personaggi. La prima è quella dello Straniero. Sono varie le teorie che indicano il personaggio come uno stregone celebre dei romanzi, si avete capito bene di chi stiamo parlando, e persino dello stesso Sauron. Ma in uno show dove viene rispettato il materiale di partenza, nonostante alcune libertà dichiarate sin dal principio, che lo Straniero possa essere il celebre nemico, è altamente improbabile. A confermare questo ci pensano sin da subito i vari episodi, dove vediamo il personaggio lanciare incantesimi a sua insaputa. Inoltre appaiono nuovi personaggi che sono alla ricerca dello Straniero, di cui la loro identità è ancora sconosciuta.

Restando in tema ed escludendo lo Straniero, il volto di Sauron è ancora ignoto. Per quanto Adar possa rispecchiare le caratteristiche del villain, un dialogo lascia presagire che l’elfo ormai corrotto non è la vera minaccia della Terra di Mezzo. Il mistero dietro il volto di Sauron, è una delle parti più stimolanti e intriganti dell’intero show. Il non conoscere il volto del nemico, aumenta la percezione del pericolo nei vari protagonisti e non solo. La tensione creata da questo alone di mistero, offre allo spettatore un elemento di suspense durante la visione dello show, oltre all’ideare le varie teorie che circolano sul web. Il merito di questa gestione della tensione e del mistero attraverso l’assenza di un volto per una minaccia concreta, rende la scrittura dello show ottima, aggiungendosi così al lavoro svolto sulla storia e sui personaggi.

Un comparto tecnico “inutile” da menzionare

Inutile da menzionare non per il suo livello basso, ma per l’esatto contrario. Come evidenziato nelle precedenti recensioni, “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” presenta un lato tecnico superiore a svariate produzioni televisive, avvicinandosi ancora una volta al grande schermo. Anche questo quinto episodio presenta delle immagini da lasciare senza fiato, regalando panorami spettacolari e sequenze dal respiro cinematografico. Con il passare degli episodi, discutere del lato tecnico dovrebbe diventare riduttivo o un qualcosa di sottointeso.

 

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Ma in uno show come “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”, l’aspetto visivo è la ciliegina su una torta super costosa portata su schermo da Amazon, regalando allo spettatore quello che sarà il nuovo standard degli show fantasy e non solo, concorrenza permettendo. Ovviamente menzioniamo l’ottima fotografia e colonna sonora dello show, che consolida la patina e il respiro cinematografico dell’intero progetto, che combinati ai vari elementi presenti negli episodi, ci regalano al momento una delle migliori serie del piccolo schermo.

Considerazioni finali

Come nel precedente episodio, è difficile trovare pecche ne “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”. Questo episodio porta definitivamente la storia a spiccare il volo; tra il viaggio verso la Terra di Mezzo, rapporti di amicizia in bilico e intrighi politici, lo show si mostra un prodotto completo. Il mistero dietro Sauron e lo Straniero, rende la serie accattivante e misteriosa, puntando sull’effetto sorpresa nei confronti dello spettatore. Infine il comparto tecnico è ancora una volta ottimo e regala su schermo un prodotto troppo stretto per le piattaforme streaming.

Pro

  • Il cast ancora una volta ottimo;
  • La sceneggiatura che riesce a gestire storia, personaggi e misteri da svelare;
  • La regia, la colonna sonora e la fotografia dello show;
  • Le immagini di grandissimo impatto visivo che rendono gli schermi di casa molto piccoli.

Contro

  • Nessuno.

 

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Ecco a voi la recensione degli episodi precedenti:

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