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Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere Ep.6, la recensione: Udûn

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile dal 30 settembre su Amazon Prime Video, il sesto episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”. L’attesissima serie basata sul mondo creato da J. R. R. Tolkien vede nel suo cast Morfydd Clark, Markella Kavenagh, Robert Aramayo, Ismael Cruz Cordova, Tyroe Muhafidin e Charles Edwards. L’episodio è diretto da Charlotte Brändström. Lo show è ideato da J. D. Payne e Patrick McKay.

Giunti a due episodi dalla fine, “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” arriva al vero punto di svolta della propria storia. Con Arondir e gli abitanti delle Terre del Sud pronti a difendersi da Adar e il suo esercito, lo show di J. D. Payne e Patrick McKay, porta su schermo l’unico elemento assente per la maggior parte della prima stagione: l’azione. Non siamo ancora ai livelli delle battaglie della trilogia di Peter Jackson o per restare in campo televisivo, la Battaglia dei Bastardi ne “Il Trono di Spade”, ma il potenziale dello show Amazon inizia a farsi vedere anche sotto questo punto di vista.

Che la guerra abbia inizio

Con l’esercito di Adar (Joseph Mawle) pronto ad attaccare, Arondir (Ismael Cruz Cordova) e Bronwyn (Nazazin Boniadi) preparano tutto quello che è necessario per affrontare l’armata degli orchi. Nel frattempo, le truppe provevienti da Númenor sono in dirittura d’arrivo verso le Terre del Sud. Il sesto episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” porta ad un punto di svolta la sua storia senza grandissimi dialoghi, ma lasciando parlare semplicemente le spade e la strategia difensiva dell’arciere elfico.

Infatti è l’azione a fare da padrona in questo episodio, dove nonostante tutto, abbiamo spazio per delle rivelazioni interessanti. Parte del piano di Adar viene rivelato e il mistero dietro il volto di Sauron, è un caso ancora da risolvere per i vari protagonisti. Inoltre vediamo per la prima volta interagire, seppur brevemente, protagonisti di due storyline differenti, anche se attualmente non siamo davanti a sviluppi inerenti al loro rapporto futuro.

L’epicità della battaglia

Come già menzionato più volte, questo sesto episodio è improntato sull’azione. Dopo tanti dialoghi e creazione di numerose dinamiche, l’epicità delle battaglie del mondo creato da Tolkien, iniziano a mostrarsi nello show. Non parliamo di una battaglia colossale, tant’è che al momento per quanto riguarda il piccolo schermo, quanto mostrato fino ad ora non si avvicina alle stagioni finali de “Il Trono di Spade”. Nonostante questo, l’episodio diretto da Charlotte Brändström, inizia a mostrare i muscoli della serie targata Amazon. La gestione della tensione e la frenesia dello scontro, sono ben trasposti su schermo dalla regia della regista.

 

il signore

 

Vedere gli abitanti delle Terre del Sud combattere durante la notte gli orchi, rimanda subito a quanto visto nella trilogia di Jackson. Non solo, perché una volta arrivati i Numenoriani con il loro esercito, la battaglia inizia ad andare a senso unico. Ma se abbiamo avuto per buona parte dell’episodio tanta azione, dall’altra “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” ci rivela alcune informazioni molto interessanti inerenti l’identità e il volto di Sauron.

Rivelazioni e una minaccia sempre più oscura e misteriosa

“Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” porta avanti il suo alone di mistero nei confronti dell’identità del personaggio più celebre nominato all’interno della serie. Già evidenziato in precedenza, uno dei misteri dello show è Sauron. Sempre presente, ma mai visto da nessuno dei protagonisti, in questo sesto episodio è protagonista di informazioni discordanti tra loro. Oltre ad eliminare dalla “lista dei sospettati” uno dei personaggi visti in questi sei episodi, un dialogo tra Galadriel e Adar sembra essere più cruciale che mai verso la scoperta dell’identità del villain. Ma se da una parte abbiamo questo alone di mistero, dall’altra vediamo come il piano messo in atto da Adar, inizia a rivelarsi e a mettersi in moto.

Il finale dell’episodio apre alla situazione di maggiore pericolo per la maggior parte dei protagonisti dello show. Sicuramente il prossimo episodio ci mostrerà gli assenti di questa settimana, rimandando il nuovo pericolo per le Terre del Sud e non solo, per il finale di stagione del 14 ottobre. “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere” mostra ancora una volta l’ottimo livello della scrittura dello show. L’episodio di questa settimana è sotto ogni punto di vista una prova di forza della serie di J. D. Payne e Patrick McKay, mostrando come in un racconto corale ed epico, anche l’azione trovi spazio, regalando al pubblico un prodotto completo sotto ogni punto di vista.

Considerazioni finali

Non abbiamo molto da dire riguardo il sesto episodio de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”. Oltre a confermare i vari elementi positivi già menzionati in precedenza, lo show di J. D. Payne e Patrick McKay, mostra un equilibrio molto difficile da trovare in un prodotto di questa portata. Regia e azione da blockbuster, riescono ad alternarsi ad una narrazione corale, epica e solida. Le battaglie, non ancora ai livelli della trilogia cinematografica, iniziano a mostrare i muscoli dello show Amazon. Nonostante la tanta azione, la serie porta avanti la sua storia in modo intrigante e sorprendente, con un finale che anticipa un ultimo episodio epico e spettacolare. Questo sesto capitolo de “Il Signore degli Anelli: gli Anelli del potere”, conferma la bontà di uno dei migliori show in circolazione negli ultimi mesi.

Pro

  • La regia e il montaggio dei combattimenti;
  • La capacità di alternare azione alla narrazione principale;
  • Il mistero dietro la minaccia e il volto di Sauron;
  • La scrittura dello show e dei suoi personaggi.

Contro

  • Nessuno

 

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Ecco a voi la recensione degli episodi precedenti:

 

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