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Il mistero dei templari – La serie: la recensione del quarto episodio

di Gabriele Di Nuovo

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Disponibile dal 28 dicembre su Disney+, il quarto episodio de “Il mistero dei templari – La serie”. Il cast è formato da Lisette Olivera, Zuri Reed, Antonio Cipriano, Jordan Rodrigues, Jake Austin Walker e Catherine Zeta-Jones. Riprendono i loro ruoli dopo le pellicole con Nicolas Cage, Justin Bartha e Harvey Keitel. La serie è creata da Marianne & Cormac Wibberley. L’episodio è diretto da Antonio Negret.

Nuova settimana e nuovo episodio de “Il mistero dei templari – La serie”. Dopo l’indizio scoperto nel terzo episodio, Jess e i suoi amici ritornano nel posto dove tutto ebbe inizio. Il quarto episodio è utile nel portare avanti alcune dinamiche tra i protagonisti ma riporta su schermo enigmi da risolvere e un volto familiare direttamente dalle pellicole arrivate in sala. Come gli episodi precedenti, anche il quarto capitolo consegna allo spettatore un prodotto che rimane sui propri standard, senza migliorare o peggiorare.

Dove tutto ebbe inizio

Jess (Lisette Olivera) e i suoi amici vengono invitati alla veglia di Peter Sadusky (Harvey Keitel) da suo nipote Liam (Jake Austin Walker). Qui l’inedita squadra di cacciatori di tesori farà la conoscenza di Riley Poole (Justin Bartha) scrittore, podcaster e vecchio amico di Peter. Questo incontro porterà Jess insieme al nuovo alleato in una situazione pericolosa e al tempo stesso rivelatoria. “Il mistero dei templari – La serie” con il quarto episodio, si collega definitivamente alle pellicole arrivate in sala. Il ritorno del personaggio interpretato da Justin Bartha ribadisce il legame dello show con i due titoli cinematografici e apre una porta per un potenziale crossover a fine serie o addirittura nel terzo capitolo ancora in via di sviluppo.

Ma se la presenza di un volto noto della saga apre a spunti narrativi interessanti, “Il mistero dei templari – La serie” conferma ancora una volta il proprio status quo. Tra pregi e difetti, lo show di Marianne & Cormac Wibberley continua sulla propria linea e consegna ancora una volta un prodotto godibile e scorrevole agli occhi dello spettatore. Il ritorno di Riley Poole è l’arma in più per la serie per poter collegare Jess e i suoi amici ai veri, anzi, al vero protagonista della saga de “Il mistero dei templari”.

Il futuro del franchise passa per la serie

“Il mistero dei templari – La serie” nonostante la sua natura di spin-off sequel, è un tassello importante per il futuro del franchise. La presenza di personaggi delle due pellicole arrivate al cinema, rafforza l’importanza della serie ideata dai Wibberley, sceneggiatori dei film. Lo show cerca non solo di ampliare il proprio universo narrativo, ma punta ad un rilancio definitivo del brand. Se l’obiettivo prefissato verrà raggiunto, lo scopriremo solo a fine stagione. Ma a meno un episodio dal giro di boa, i piani de “Il mistero dei templari – La serie” si sono rivelati del tutto. Unire la spalla del protagonista interpretato da Nicolas Cage nelle pellicole e i protagonisti dello show, è il nodo definitivo per poter collegare i due prodotti. Questa unione non si mostra forzata e anzi, si rivela cruciale a fini narrativi.

 

il mistero dei templari

 

Questo incontro porterà la storia della serie al livello successivo, aumentando le difficoltà della caccia al tesoro di Jess e dei suoi amici. Questo team giovane e incosciente, affronta una minaccia molto più grande di loro che è alla caccia dello stesso tesoro. Ma come in ogni racconto avventuroso, non sarà questo a fermare i protagonisti. Le dinamiche viste negli episodi precedenti continuano a funzionare e la durata non elevata degli episodi, riesce ad amalgamare il tutto in modo semplice e coerente. Ma se la scrittura tra alti e bassi riesce a tenere incollato lo spettatore, il livello tecnico non riesce ad elevarsi.

Regia televisiva fino alla fine

Come già menzionato per gli episodi precedenti, “Il mistero dei templari – La serie” presenta una regia senza guizzi e con un tocco televisivo. Anche se il livello della regia si assesta a quanto visto, il lavoro di Antonio Negret si rivela in parte, un gradino sopra gli episodi precedenti. Nel corso dell’episodio, che alterna dialoghi e momenti di alta tensione nella seconda parte, assistiamo ad una brevissima scena di combattimento. Niente di così eclatante sia chiaro, ma la direzione e il montaggio di questa breve scena, allontanano la patina televisiva dal prodotto. È risaputo come le serie destinate al piccolo schermo non abbiano mezzi adeguati e molto spesso i loro limiti sono evidenti. Dai VFX per passare alla regia stessa, non spiccano e anzi, minano la qualità del prodotto stesso.

 

il mistero dei templari

 

Fortunatamente “Il mistero dei templari – La serie” non delude sotto questo punto di vista e al netto dei suoi limiti, non si ritrova a minare la qualità complessiva dello show. Ancora una volta rendiamo merito alla colonna sonora che si rivela valida e funzionale al racconto, coinvolgendo lo spettatore nei momenti più concitati. La fiducia è che con i prossimi episodi, la serie si muova verso altri lidi offrendo varietà di ambientazioni e soprattutto di situazioni ad alto rischio per i nostri protagonisti. Alzare la posta in gioco può significare solo una cosa: che la vera caccia abbia inizio.

Considerazioni finali

“Il mistero dei templari – La serie” con il suo quarto episodio, ci consegna il collegamento definitivo con le pellicole arrivate al cinema e non solo. Il colpo di scena finale apre a nuovi misteri da svelare e nuove difficoltà per Jess e i suoi amici. Nel complesso, il nuovo episodio conferma quanto detto nelle settimane precedenti senza perdere colpi. La fiducia è che i prossimi episodi alzino la posta in gioco e portino i protagonisti in luoghi nuovi e avventurosi, da rendere così “Il mistero dei templari – La serie” un prodotto degno dei due film arrivati al cinema.

Pro

  • Le interpretazioni del cast;
  • Il collegamento definitivo con le pellicole cinematografiche;
  • La durata dell’episodio;
  • La musica presente nell’episodio.

Contro

  • La regia e la fotografia non al livello delle altre produzioni di Disney+.

 

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Qui di seguito trovate la recensione degli episodi precedenti.

 

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