di Domenico Scala
Il Giorno della Marmotta è una tradizione americana resa famosa in tutto il mondo grazie al film Ricomincio da capo (Groundhog Day) del 1993, che ci racconta come una marmotta di nome Phil, residente a Punxsutawney (Pennsylvania) sia considerata un’esperta di “previsioni del tempo”.
Che cosa è il Giorno della Marmotta?
La tradizione locale vuole che la marmotta in questione venga fatta uscire dalla tana la mattina del 2 febbraio: se vede la sua stessa ombra e rientra nella tana (perché la giornata è soleggiata), l’inverno durerà altre sei settimane. Se invece rimane fuori (perché non vede l’ombra), l’inverno finirà prima. Phil enuncia il suo verdetto solitamente alle 7.20 americane, le 13.20 in Italia.
Le origini della tradizione
Il Giorno della Marmotta divenne tradizione negli Stati Uniti grazie ai popoli di lingua germanica emigrati in Pennsylvania nei primi anni dell’Ottocento. Giunti in America, questi popoli mantennero buona parte delle loro tradizioni legate alla cosiddetta meteorognostica, parola utilizzata per indicare i sistemi di previsione del tempo non scientifici, basati su segni e particolari eventi naturali.
In Europa, la tradizione voleva che si usassero i tassi o gli orsi, mentre in Pennsylvania si affermò la pratica legata all’osservazione del comportamento di una marmotta, decisamente più semplice da avvicinare. A Punxsutawney la tradizione cominciò ufficialmente nel 1886.
Il Giorno della Marmotta ha sostanzialmente radici in comune con la tradizione cattolica della Candelora. Si celebra anch’essa il 2 febbraio e prevede la benedizione delle candele. Diversi detti popolari, proverbi e filastrocche sono legati alla Candelora; questa cade proprio nel bel mezzo dell’inverno, quando le giornate iniziano ad allungarsi e fa meno freddo.
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di Domenico Scala
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