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Il 29 ottobre si celebra l’Internet Day: ecco perché

di Enea Bacciocchi

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L’anno 1969 rappresenta un punto di svolta per la storia dell’uomo, visti gli avvenimenti che hanno successivamente cambiato l’intero globo. Ormai più di 50 anni fa, l’uomo sbarcava per la prima volta sul suolo lunare, compiendo “un grande passo per l’umanità”, frase celebre dell’astronauta Neil Armstrong allo sbarco, che ispirò un’intera generazione. Ma se vi dicessimo che nello stesso anno nacque Internet?

Infatti, qualche mese dopo quel famoso 21 luglio, all’UCLA (Università della California) si scrisse l’ennesimo frammento di storia, grazie a un’invenzione straordinaria e fondamentale. Parliamo  di Internet, o quello che all’epoca era un prototipo del gioiello che possediamo oggi. Oggi, 29 ottobre, è l’Internet Day, ricorrenza volta a celebrare la più grande invenzione recente dell’uomo.

Internet Day: si celebra il cambiamento di un’era

Tutto ebbe inizio in un campus universitario, quando a dei dottorandi in informatica venne commissionato un compito non proprio alla facilissimo; l’obiettivo era creare un sistema che impedisse ai sovietici di prevalere nell’ambito tecnologico sugli Stati Uniti. Sempre in quel 1969 denso di avvenimenti, i sovietici  lanciarono il satellite Sputnik in orbita, divenendo il primo satellite artificiale. Ciò che fu commissionato ai dottorandi fu quello che si potrebbe chiamare “un sistema di sorveglianza” che poi fu assegnato alla NASA. Questo sistema di sorveglianza altro non era che il progenitore dell’odierno internet. Il primo nome di questo sistema di comunicazione era ARPANET, che adottò i protocolli di comunicazione a partire dal 1983. Come riporta Focus, a partire “solamente” dal 1989, si iniziò a parlare di World Wide Web, comunemente chiamato “WWW”.

Il primo storico messaggio

Ma qual è stato il primo messaggio lanciato da un sistema senza fili? Alle 22:30 del 29 ottobre 1969, il dottorando in informatica Charles Kline provò ad inviare un messaggio da un computer dell’UCLA a uno dello Stanford Research Institute, a oltre 500 km di distanza. La parola prescelta fu “LOGIN”, che non fece in tempo ad arrivare per intera al destinatario, dato che la macchina andò in crash.

Nonostante il sistema dello SRI non avesse retto al messaggio, oggi si celebra comunque quello che a tutti gli effetti è stato il primo (e poco fortunato) utilizzo di Internet.

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