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Anzola dell’Emilia, vigile uccide una collega con un colpo di pistola

di Francesco Gervasio

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Ad Anzola dell’Emilia, una ex vigilessa è stata uccisa con un colpo di pistola nella sede della polizia locale. Giampiero Gualandi, suo ex collega, sostiene sia stato un colpo accidentale. Si indaga su un possibile movente passionale. Il sindaco esprime sconcerto e solidarietà ai familiari di Sofia.

Uccisa dall’ ex collega

Nella tranquilla città di Anzola dell’Emilia, situata nella provincia di Bologna, un tragico evento ha scosso profondamente l’intera comunità. Sofia Stefani, una donna di 33 anni e ex vigilessa, è stata vittima di un colpo di pistola all’interno della sede della polizia locale. Il suo aggressore, Giampiero Gualandi, un uomo di 60 anni, è un suo ex collega. Gualandi ha sostenuto che il colpo mortale è partito accidentalmente. Le autorità, come riportato da TGCOM24, stanno attualmente esaminando diverse ipotesi, tra cui quella di un possibile movente passionale.

Sofia Stefani, che in passato aveva prestato servizio presso la polizia di Sala Bolognese e il comando dell’Unione dei Comuni di Terre d’acqua, non ha avuto alcuna possibilità, poiché è stata colpita in maniera fatale alla testa. Subito dopo l’aggressione, Giampiero Gualandi ha deciso di consegnarsi alle autorità, senza alcun tipo di resistenza. Gualandi ha dichiarato ai carabinieri di Bologna che “il colpo è partito accidentalmente durante le operazioni di pulizia dell’arma di ordinanza”, una circostanza attualmente oggetto di verifica da parte degli inquirenti. Tra le varie ipotesi al vaglio degli investigatori, c’è quella che suggerisce un possibile collegamento tra il tragico gesto e la fine di una relazione.

Le parole del sindaco di Anzola dell’ Emilia

Il sindaco di Anzola dell’ Emilia, Giampiero Veronesi, ha espresso un profondo sconcerto e disgusto per quanto accaduto, ribadendo: “Sono davvero affranto e sotto shock per il fatto che una cosa del genere sia potuta succedere nel nostro Comune, attentissimo e sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. Ci stringiamo attorno ai familiari di questa ragazza“.

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