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Hoia Baciu: la foresta più infestata della Romania, tra scienza e leggenda

di Lorenzo Peratoner

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Tempo fa vi abbiamo lasciato con i misteri di Cicada 3301 e dell’uomo falena. Quest’oggi, parleremo di un “triangolo delle Bermuda” (no, non quello ben noto dell’Oceano Atlantico a cui abbiamo già dedicato un articolo) ubicato in Romania, nella regione della Transilvania. Tale nome, ovviamente, ci rimanda alla ben nota creatura vampiresca incarnata dal conte Dracula, nata dalla penna di Bram Stoker. La foresta di cui tratteremo, tuttavia, non ha a che fare con i vampiri; raccoglie però gran parte dell’immaginario misterico e soprannaturale affermatosi negli ultimi decenni, tra fantasmi, avvistamenti UFO, persone scomparse e viaggi nel tempo.

Hoia Baciu: l’origine della foresta

Nel cuore della Transilvania si estende una foresta di oltre 250 ettari, conosciuta come Hoia Baciu. Se pensate che sia un luogo difficile da raggiungere o isolato dal resto del mondo, vi sbagliate. L’area boschiva si sviluppa proprio a ridosso della seconda città più popolosa del paese, Cluj-Napoca. Per questo motivo, alcune zone della foresta vengono assiduamente frequentate per praticare attività sportive, come il softair o il ciclismo. Negli ultimi anni, inoltre, la sua nomea di luogo misterioso e infestato, esacerbata dal web, ne ha accresciuto la popolarità anche fra i turisti più coraggiosi e investigatori paranormali.

 

La foresta di Hoia Baciu ripresa da Google Earth. Da notare in basso a sinistra la Poiana Rotunda (radura rotonda), luogo considerato catalizzatore di fenomeni inspiegabili e dimora dei fantasmi. Sulla destra si può notare l’inizio della periferia di Cluj.

 

È importante sottolineare che la foresta sia relativamente giovane, in quanto formatasi circa duecento anni fa, di conseguenza anche numerosi alberi appaiono tali. Alcuni di questi, tuttavia, presentano un elemento assai insolito, ovvero la forma del tronco molto inusuale e contorta, che si sviluppa a partire dalla base assumendo una forma ovoidale. La scienza non è ancora in grado di fornire una spiegazione esatta su questo particolare fenomeno.

Le prime apparizioni

Le prime informazioni su questo bosco risalgono al 1968, quando salì per la prima volta agli onori di cronaca. In una calda giornata d’agosto, l’ex ufficiale dell’esercito romeno Emil Barnea, in compagnia della sua fidanzata Miss Matea e alcuni amici, stavano allestendo un picnic nel bosco, quando notarono un oggetto volante non indentificato in cielo. L’ex soldato gli scattò diverse foto.

L’immagine venne pubblicata sul quotidiano romeno AgerPres e, ovviamente, è stata oggetto di analisi e studi per accertarne l’autenticità. I giudizi si rivelarono contrastanti, in quanto alcuni esperti la ritenevano veritiera, mentre altri, come il ricercatore Larry Robinson, sostenevano che fosse falsa. (qui c’è un articolo del 2005 che approfondisce gli studi condotti e il resoconto di Barnea). C’è tuttavia un elemento da sottolineare. Nel 1968 la Romania era governata da un regime di stampo sovietico noto per la sua censura, che quindi difficilmente avrebbe accettato la pubblicazione di materiali falsi ad opera di individui che volevano ricavarne eventuali benefici economici o di immagine. Quindi, qualora la foto sia autentica, è probabile che il presunto UFO altro non sia che un pallone aerostatico, come suggerito dall’osservatorio astronomico di Cluj.

 

La Foresta di Hoia Baciu (@Shutterstock)

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