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God of War: in attesa di Ragnarok, dove eravamo rimasti?

di Gabriele Alberti

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Il passato di Kratos torna a galla

Per recuperare il cuore del Guardiano, il fantasma di Sparta non potrà usare la sua ascia, in quanto il Regno di Helheim è completamente ghiacciato e l’arma sarebbe inefficace; Kratos quindi è costretto a recuperare le Lame del Caos, simbolo dei precedenti God of War. Una volta recuperate le lame e il suo passato, lo spartano si dirige nel Regno dei Morti e recupera il cuore del Guardiano. Tornato a Midgard consegna l’ingrediente a Freya , che riesce finalmente a curare Atreus. Il viaggio può quindi riprendere e per la prima volta, lo spartano rivela al figlio la verità: Atreus apprende così di essere in parte un dio.

Una volta recuperata la runa per il viaggio verso Jotunheim, i protagonisti si dirigono verso la cima della montagna di Midgard. Quando giungono a destinazione, i due vengono attaccati nuovamente da Baldur, il quale rapisce Atreus e distrugge il portale. Kratos riesce però a salvare suo figlio e apprende le origini di Baldur; infatti, il dio norreno è figlio di Freya e Odino, ed è vittima di un incantesimo della madre che lo ha reso invulnerabile. Il dono ha però tolto a Baldur la possibilità di provare qualsiasi tipo di emozione e sensazione, rendendolo instabile e pieno di risentimento verso la madre.

Durante il ritorno dallo scontro svoltosi in parte a Midgard e in fase finale ad Helheim, Kratos, grazie ad un trittico capisce che Tyr poteva viaggiare in un Regno tra i Regni. Aiutati da Brok e Sindri, i protagonisti recuperano la Pietra dell’Unità e riescono a ripristinare la torre perduta, necessaria per il viaggio dal Tempio di Tyr verso Jotunheim. Recuperare la torre però non è sufficiente; l’ultima chiave necessaria per viaggiare verso Jotunheim è il secondo occhio di Mimir.

God of War: lo scontro finale tra Baldur e Kratos

I due protagonisti riescono a recuperare il secondo occhio di Mimir, nascosto in precedenza da Odino. Una volta ritrovato l’occhio però, vengono attaccati nuovamente da Baldur, e questa volta giunge anche Freya per soccorrere il figlio. Kratos inizialmente ha la peggio, quindi Atreus si frappone tra Baldur e suo padre. Il dio invulnerabile colpisce Atreus e facendolo, rimane colpito da un pezzo di faretra del ragazzo, ricoperto di vischio. Baldur diventa quindi vulnerabile, in quanto si scopre che solamente il vischio era in grado di spezzare l’incantesimo di Freya sul figlio. Lo scontro continua e grazie all’aiuto del Serpente del Mondo, Kratos sconfigge finalmente Baldur; quest’ultimo, rassegnato, tenta di uccidere la madre per vendicarsi ma Kratos lo ferma, uccidendolo. Freya quindi, maledice il fantasma di Sparta e va via in silenzio con il corpo del figlio fra le braccia.

 

god of war

 

La fine di un viaggio straordinario

Atreus e Kratos sono liberi di terminare il loro viaggio, e si recano finalmente a Jotunheim per spargere le ceneri di Faye. Una volta arrivati nel Regno dei Giganti, i due scoprono che tutti gli abitanti sono morti e che la stessa madre di Atreus era un gigante, l’ultimo rimasto su Midgard a guardia della sua gente. Da qui ne consegue che Atreus ha una triplice natura dentro di sé, perciò è in parte dio, in parte gigante e in parte umano. Inoltre, a Jotunheim i protagonisti scoprono una serie di affreschi raffiguranti tutte le avventure vissute fino a quel momento da Kratos e Atreus, capendo che i giganti avevano previsto tutto il loro percorso

Lo spartano in quel momento nota un affresco parzialmente nascosto. Sul muro sono raffigurati due personaggi che assomigliano a Kratos e a suo figlio. Nell’immagine, quello che sembra essere Atreus tiene tra le sue braccia un Kratos morente e ciò potrebbe essere un presagio del futuro e del continuo perpetuarsi del ciclo patricida che affligge tutti gli dei. In seguito, i protagonisti oltrepassano la stanza con gli affreschi e finalmente possono spargere le ceneri di Faye, come da suo desiderio. Sulla via del ritorno, Atreus spiega al padre che il nome usato dai giganti sulle raffigurazioni era quello di Loki, ovvero il nome originale che Faye voleva dargli.

Tornati a Midgard, i due scoprono che è arrivato il Fimbulvinter, l’inverno dalla durata di tre estati che precede il leggendario Ragnarok. Tornati a casa, Atreus ha una visione: un uomo misterioso con il mantello che gli fa visita. L’uomo rivela in silenzio la sua identità, mostrando il martello Mjolnir, l’arma del celebre dio del tuono Thor.

 

 

Si chiude così il primo capitolo di God of War, con tanti interrogativi e altrettanta voglia di scoprire cosa riserverà il futuro ai due protagonisti. Sarà davvero con “God of War: Ragnarok” che vedremo la fine del fantasma di Sparta? Non ci resta che attendere ancora pochi giorni per finalmente poter scoprire la nuovissima avventura di Kratos e Atreus.

God of War: Ragnarok” è in uscita il 9 novembre 2022 in esclusiva per PS4 e Ps5, inoltre potete già acquistarlo da questo link.

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