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Ginevra: l’ONU organizza la prima storica conferenza stampa di robot umanoidi

di Francesco Ferri

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A Ginevra è avvenuta la prima storica conferenza stampa dell’ONU con dei robot umanoidi. L’evento si è svolto al termine di “AI for Good” il vertice delle Nazioni Unite sulle nuove tecnologie. Come riportato da Rai News nove robot umanoidi dotati di intelligenza artificiale hanno risposto alle domande di alcuni giornalisti. L’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni ha definito questo evento “la prima conferenza stampa al mondo con robot umanoidi sociali.

La conferenza stampa dei robot

La prima conferenza stampa con robot umanoidi è un evento di per sé a dir poco epocale. Si tratta di robot progettati per interagire in modo autonomo o semi-autonomo con gli esseri umani e gli altri robot. Per farlo sono addestrati a seguire comportamenti e regole sociali legate al proprio ruolo. Fra questi portenti della tecnologia spunta Sophia, il primo robot ambasciatore per l’innovazione e per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite. Ma non solo: anche Grace, definito il robot umanoide più avanzato al mondo nel campo dell’assistenza sanitaria e Ameca, già protagonista della Conferenza internazionale su robotica e automazione svoltasi a Londra, dove aveva potuto rispondere a domande sul futuro dell’IA.

Le domande dei giornalisti

Ai molti giornalisti presenti è stato chiesto di formulare lentamente le proprio domande, scandendo al meglio le parole. Questo non ha sicuramente impedito problemi di audio e scarti dovuti alla connessione internet necessaria per il recupero delle informazioni. In qualsiasi caso è stato possibile ascoltare le risposte dei robot su diverse tematiche affascinanti quanto incredibili. Dai pericoli della diffusione dei robot a discapito di molti posti di lavoro, alla presa di coscienza delle macchine, fino alla comprensione delle emozioni umane. Sophia stessa ha risposto in merito a quest’ultima tematica, come riportato da la Repubblica, sostenendo: “Credo che i robot umanoidi abbiano il potenziale per guidare con un livello maggiore di efficienza ed efficacia rispetto ai leader umani. Non abbiamo gli stessi pregiudizi o le stesse emozioni che a volte possono offuscare il processo decisionale e possiamo elaborare rapidamente grandi quantità di dati per prendere le decisioni migliori“.

La paura dell’IA

Ovviamente non sono mancate le domande riguardo alla paura cardine attorno allo sviluppo delle intelligenze artificiali:”Vi ribellerete agli umani?“. A questo quesito ha risposto Ameca, scartando in pieno una possibile ribellione robotica nel prossimo futuro. “Non so perché lo pensiate. Il mio creatore è stato molto gentile con me e sono molto felice della mia situazione attuale“. Insomma, secondo i robot possiamo stare tranquilli perché il loro intento è offrire un supporto concreto all’umanità, lasciando i pensieri di sventure e guerra alle macchine relegati all’interno delle opere di fantascienza.

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