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Finlandia: la costruzione di un muro lungo i confini russi diventa realtà

di Lorenzo Peratoner

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Dalla Finlandia arrivano dei segnali forti di chiusura nei confronti della Russia, tanto che la premier finlandese Sanna Marin, qualche settimana fa, ha approvato la costruzione di un muro lungo il confine orientale. Vediamo nei prossimi paragrafi di cosa si tratta…

Finlandia: le tappe che hanno portato alla chiusura dei confini

Dal 24 febbraio, data di inizio della guerra tra Ucraina e Russia, i Paesi confinanti con quest’ultima erano quelli che più di tutti si erano messi in allerta, nella paura che la Russia potesse minacciare anche i loro confini. Al di là dei Paesi baltici, facenti parte della NATO, la Finlandia era tra quelle più a “rischio”, non essendo protetta da nessuna alleanza militare internazionale.

Date le difficoltà dell’esercito russo in Ucraina, tuttavia, Putin aveva ordinato la mobilitazione parziale, scatenando una fuga in massa dal Paese da parte dei riservisti e non solo. Uno dei confini più utilizzati, data la vicinanza, era ovviamente quello con la Finlandia, la quale aveva deciso di chiudere le frontiere. Come riporta Rainews, il passo successivo del Paese nordico è quello di edificare un muro lungo 200 chilometri, da innalzare lungo gli snodi stradali principali del confine orientale.

Le fasi di costruzione del muro

Il costo totale previsto è di 380 milioni di euro, e la costruzione si strutturerà in tre fasi:

  1. Verso marzo 2023, presso la città di Imatra, si edificherà la prima recinzione. Alta tre metri, sarà dotata di filo spinato, luci, altoparlanti e telecamere per la visione notturna.
  2. La seconda fase, a seconda dei risultati della prima, vedrà verso la fine del 2023 la costruzione di ben 70 chilometri aggiuntivi.
  3. La fase finale è proiettata verso il medio termine, tra 2025 e 2026, quando il muro di 200 chilometri dovrebbe essere ultimato.

Si tratta di un progetto dal peso non indifferente, tanto che il generale di brigata Jari Tolppanen afferma: “E’ uno dei più grandi progetti mai intrapresi dalla Guardia di frontiera“. Il suo obiettivo dichiarato è quello di limitare gli arrivi illegali in Finlandia, che, dopo la mobilitazione parziale russa, sono sempre più numerosi. Al di là delle questioni morali, l’arrivo di cittadini russi è visto con forte sospetto anche dai Paesi baltici, che, in sintonia con la Finlandia, hanno limitato gli ingressi nei loro Paesi. La guerra ha quindi portato il mondo, sotto certi punti di vista, indietro di molti decenni, facendo rientrare nel dibattito pubblico europeo la costruzione di nuovi muri e barriere per il passaggio di persone.

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