FIFA 23 ha finalmente una data di uscita: sarà infatti disponibile sugli scaffali dei negozi e sugli store digitali a partire dal prossimo 30 settembre. Come ogni anno, c’è grande attesa per il lancio del nuovo capitolo della serie e in particolar modo in questa stagione sportiva, poiché sarà l’ultima che vedrà la FIFA ed EA Sports collaborare, prima della separazione già annunciata e che diventerà effettiva a partire dalla prossima annata.
Nonostante queste premesse positive, nelle ultime ore, hanno cominciato a circolare in rete parecchie proteste tra i fan del titolo. Al centro della questione ci sarebbe la modalità Pro Club, che pare presenterà una grave mancanza nella sua ultima versione; a questo proposito, i giocatori hanno accusato EA Sports di aver trascurato questa funzione di gioco…
È già stato comunicato che non è previsto il cross-play (ovvero la possibilità di giocare la stessa partita tra utenti di piattaforme differenti) per la modalità Pro Club. Per i meno pratici, si tratta di quella modalità che consente ad 11 giocatori reali di affrontarne altri 11 reali, in un match molto divertente e nel quale ci si può aiutare con i propri amici. Sono proprio queste caratteristiche ad aver reso la modalità particolarmente interessante e amata dai fan della serie.
Ma l’assenza del cross-play limita di fatto le possibilità di poter giocare con qualsiasi amico, dato che si è limitati dalla piattaforma utilizzata, che deve così essere la medesima. A questo proposito, è spuntata su Twitter una lettera scritta dalla pagina VFL; si tratta di un gruppo di giocatori molto affezionati a questa modalità di gioco e che non ritiene giusto che il cross-play sia stato integrato in altre categorie di FIFA 23, ma non su Pro Club.
L’accusa agli sviluppatori di EA Sports è quindi quella di aver “abbandonato” la modalità per favorirne altre come il FUT, che risultano maggiormente remunerative per la compagnia. L’hashtag che accompagna la lettera che trovate qua sotto è molto chiaro e lancia un messaggio preciso: #SaveProClubs. Voi cosa ne pensate di questa decisione presa dalla software house americana?
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