di Alice Casati
Dal 21 giugno 2023 è disponibile in tutte le sale Elemental, nuovo film d’animazione Disney–Pixar diretto da Peter Sohn. Leah Lewis e Mamoudou Athie doppiano i due protagonisti in lingua originale, insieme a Ronnie Del Carmen, Shila Ommi, Wendi McLendon–Covery e Catherine O’Hara. Le voci italiane dei protagonisti, invece, appartengono a Valentina Romani e Stefano De Martino, insieme a Serra Yilmaz e Hal Yamanouchi.
Le musiche originali di Elemental portano la firma del compositore Thomas Newman, che collabora inoltre con il cantautore Lauv per il brano originale del film, Steal the show. Nella versione italiana, il singolo diventa Per sempre ci sarò, interpretato da Mr. Rain.
La difficoltà di seguire la propria strada
Il film introduce lo spettatore a Element City, metropoli in cui gli elementi, ovvero Aria, Acqua, Terra e Fuoco, vivono insieme. Qui troviamo la nostra protagonista, Ember, giovane ragazza appartenente all’elemento del fuoco, figlia unica di due immigrati da Fireland che hanno costruito una nuova vita nella città. Consapevole dei sacrifici compiuti dai genitori, Ember è impaziente di prendere le redini dell’attività di famiglia e dimostrare il proprio valore. Tutte le sue certezze vengono però sconvolte dall’incontro con Wade, ragazzo d’acqua emotivo e compassionevole, apparentemente opposto ad Ember. In breve tempo, tuttavia, scopriranno di avere molte più cose in comune di quanto pensino e di non essere poi così incompatibili.
I due dovranno però fare i conti con la famiglia tradizionalista di Ember; la ragazza teme di dire la verità su Wade e sui suoi sogni, che si rivelano differenti da quanto ha sempre creduto. Riuscirà a mettere da parte i pregiudizi e le paure per potersi finalmente guardare dentro, accettando e perseguendo ciò che davvero desidera?
L’attuale classicità di Elemental
Elemental racconta una storia piacevole, graziosa, di base romantica ma che affronta numerosi altri temi. L’attualità degli stessi non esime il film dal richiamare alcuni classici Pixar dal punto di vista della trama. Quest’ultima, tuttavia, risente di una scrittura approssimativa e fin troppo classica, risultando di conseguenza banale e già vista. Priva di sorprese, procede sempre nella direzione più intuitiva, al punto da poterne indovinare sviluppo e conclusione già nei primi minuti, nonché dal trailer.
Come accennato, insieme alla complicata storia d’amore tra i protagonisti vengono toccati temi importanti. La famiglia di Ember incarna una metafora delle difficoltà legate all’immigrazione; nelle interazioni degli altri abitanti di Element City con loro scorgiamo anche temi come gli scontri etnici e il problema del razzismo. Il regista Peter Sohn sembra essersi ispirato all’esperienza di vita sua e della sua famiglia nel trattare tali argomenti. Con essi, molte altre idee sono proposte all’interno del film; nel corso della trama, tuttavia, finiscono per restare abbozzate senza un’effettiva attenzione né il necessario approfondimento.
La caratterizzazione dei personaggi e dei loro elementi
Il pilastro su cui si regge la trama sono i personaggi, gli elementi, e in particolare i protagonisti. La loro storia si basa su ciò che hanno in comune ma anche sulle loro differenze, che li caratterizzano come individui ma anche come parte di un “gruppo”. Ogni elemento, infatti, ha i suoi tratti caratteriali definiti, che pur con le dovute sfumature si presentano nei suoi individui. Wade, infatti, appartenendo all’elemento dell’acqua è emotivo e fragile, ma anche molto empatico e sensibile. Lui e la sua famiglia non temono di esprimere i propri sentimenti, anzi, cercano ogni occasione per condividere le proprie emozioni e così facendo rafforzare il loro legame.
Ember, al contrario, ha un temperamento forte e ostinato, è brillante, tenace e solerte nell’aiutare il padre a gestire l’attività di famiglia. Il suo elemento la induce per natura ad infervorarsi facilmente, caratteristica che le persone di Fuoco devono saper padroneggiare per vivere in una città così varia. Ferma nello stesso quartiere fin dalla nascita e forte degli insegnamenti dei genitori, Ember nutre molti pregiudizi sul resto della città e sui suoi abitanti. Questo complicherà ulteriormente il suo rapporto con Wade, oltre a spingerla a sognare di condurre il negozio del padre senza interrogarsi su cosa vuole davvero.
Restano le persone d’Aria e le persone di Terra, estremamente in secondo piano all’interno del film rispetto ai primi due elementi. La narrazione non consente di crearsi un’idea completa sulle loro caratteristiche comuni, sebbene nel trailer la stessa Ember spieghi che Aria “ha sempre la testa fra le nuvole“, mentre Terra “ha i piedi per terra“. L’esiguo spazio lasciato loro, tuttavia, limita l’idea stessa alla base del film, che pur funzionando nel complesso finisce per focalizzarsi esclusivamente sui protagonisti. Nonostante questo, l’idea della delineazione dei caratteri dei personaggi in base ai loro elementi funziona per gli elementi principali.
L’incredibile animazione degli elementi
Il punto forte di Elemental è però l’animazione; già dalle prime immagini e dai trailer era evidente la sua incredibile componente artistica, la resa dei personaggi e del mondo degli elementi. Focalizzandosi sui due protagonisti, il film descrive minuziosamente le texture di Acqua e Fuoco; la prima traboccante di sfumature e tonalità differenti, la seconda viva e sfavillante. L’estrema cura e dinamicità dell’animazione si ripresenta con le varie interazioni tra gli elementi e tra loro e il mondo circostante, sempre vivaci e ricche di dettagli. Un esempio è la nota clip diffusa su YouTube in cui Ember cambia il proprio colore a contatto con i minerali per una reazione chimica, mentre Wade genera un arcobaleno correndo sul lago. I colori, le linee cangianti e la fluidità delle animazioni rendono Elemental visivamente eccezionale, invogliando lo spettatore a vedere sempre di più e costituendo il principale pregio della pellicola.
Considerazioni finali
Elemental è un “classico” classico d’animazione Disney–Pixar, gradevole ma scontato sul piano della trama. Racconta una storia priva di sorprese, penalizzata dalla quasi totale assenza di originalità. L’idea alla base del film è interessante, benché limitata dall’attenzione pressocché esclusiva sui protagonisti, dunque su solo due dei quattro elementi. Temi come immigrazione, razzismo e integrazione funzionano efficacemente veicolati dalla famiglia di Ember. Nonostante questo, finiscono per restare abbozzati in poche scene e lasciati a sé, senza un reale approfondimento.
Il principale merito del film, però, è indubbiamente l’animazione; le texture degli elementi sono descritte in modo estremamente accurato e le vivaci interazioni con il mondo circostante sono visivamente incredibili. Unitamente a qualche spunto di trama più innovativo e originale avrebbe potuto elevare questo film al di sopra di molti prodotti d’animazione di queste case di produzione nell’ultimo periodo.
Pro
- L’idea degli elementi alla base del film e dell’attinenza del carattere dei personaggi ai propri elementi;
- La caratterizzazione dei protagonisti e delle loro storie, in particolare di Ember;
- La direzione artistica e l’animazione dinamica e dettagliata;
- L’introduzione di importanti temi d’attualità come immigrazione e razzismo…
Contro
- … trattati tuttavia con sufficienza e confinati a un paio di scene della pellicola;
- L’assenza di originalità della trama, fin troppo intuibile già dai primi minuti;
- La limitatezza degli elementi di Aria e Terra, penalizzati dall’attenzione esclusiva ai protagonisti;
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