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Dalle stelle alle stalle: squadre di punta dei campionati europei a rischio retrocessione!

di Cristian Castellini

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Se il nostro campionato non sta dando grandi sorprese in termini di classifica, in giro per l’Europa alcune squadre hanno avuto crolli inaspettati e clamorosi, dato che alcune sono addirittura in corsa nelle competizioni UEFA. Vediamo insieme di quali squadre stiamo parlando.

Siviglia: Europa League e 19esimo posto in classifica

Yassine Bounou, Ivan Rakitić, Jesus Navas, Youssef En-Nesyri, Marcos Acuña, Gonzalo Montiel e il Papu Gomez; questi sono solo alcuni nomi della rosa andalusa. Alcuni dei giocatori sono stati protagonisti nel recente Mondiale 2022 (addirittura ci sono 3 campioni del mondo), altri sono in fase calante ma la loro qualità è ancora indiscutibile. I biancorossi sono una squadra assemblata per centrare almeno il quarto posto nella Liga ogni anno. Eppure il Siviglia, allenato da Jorge Sampaoli dopo l’esonero di Julien Lopetegui a stagione in corso, è in crisi nera. Si trova al diciannovesimo posto nel campionato spagnolo, sotto a formazioni come il Mallorca di Muriqi e il Valladolid di Ronaldo Nazário, oltre che al Cadice “vicino di casa”. E la stessa squadra che sta combattendo per non retrocedere, si sta preparando ad affrontare il PSV Eindhoven in UEL, dopo essere uscita ai gironi di Champions dietro a Borussia Dortmund e Manchester City.

Evidentemente qualcosa non funziona nello spogliatoio; Rakitić e compagni hanno raccolto 8 sconfitte, 6 pareggi e solamente 3 vittorie. Uno stato di forma pessimo, che non è migliorato cambiando guida tecnica. Una rosa come questa non è sicuramente progettata per rischiare la retrocessione, dopo tre stagioni consecutive chiuse al quarto posto. Vedremo se i sei volte campioni di Europa League riusciranno a salvarsi. Però, come il compatriota Deportivo La Coruña ha dimostrato, il blasone non basta per salvare le squadre dal declino

West Ham: gli “Irons” stanno fondendo?

Dopo qualche anno di anonimato, le scorse due stagioni gli “Hammers” hanno portato a casa la qualificazione prima in Europa League e poi in Conference League. Addirittura la scorsa stagione i londinesi hanno raggiunto le semifinali di UEL, venendo poi sconfitti dall’Eintracht Francoforte, vincitore della coppa.

squadre west ham zouma

West Ham (@shutter stock)

Stiamo parlando di una rosa promettente, che può vantare giocatori come Declan Rice, Lucas Paquetá e Gianluca Scamacca. Se in Conference il girone è stato passato a pieni punti, vincendo tutte le sei partite contro squadre mediocri come Anderlecht, Silkeborg e Steaua Bucarest, in campionato la situazione è drammatica. Terzultimi a 15 punti, gli stessi del Southampton e dell’Everton in fondo alla classifica. Una squadra che non è stata pensata per un calcio di basso livello, e la speranza dei tifosi era quella di qualificarsi in Europa per la terza volta consecutiva. Ma il peso di 12 sconfitte, 3 pareggi e solo 4 vittorie rende il settimo posto un miraggio. I ragazzi di David Moyes dovranno darsi da fare per evitare l’inferno della Championship, e magari redimersi in Conference League e in FA Cup.

Bayer Leverkusen: “Werkself” ingolfata

Esattamente come per le due squadre precedenti, la formazione di proprietà della Bayer negli ultimi anni ha fornito ottime prestazioni in Europa. E la qualificazione è sempre stata a portata di mano, più volte per l’Europa League che per la Champions. Nonostante la grande qualità della rosa, composta da giocatori come Moussa Diaby, Partik Schick e Jeremie Frimpong, le “aspirine” di Leverkusen hanno iniziato la Bundesliga in maniera scioccante. La squadra di Gerardo Seoane ha avviato la stagione uscendo al primo turno di DFB-Pokal contro l’Elversberg, militante in Dritte Liga, terza divisione tedesca, mentre nelle prime in campionato hanno inanellato 5 sconfitte consecutive contro Borussia Dortmund, Augsburg, Hoffenheim, Mainz e Friburgo, aggiungendo al computo un sonoro 4-0 in casa del Bayern Monaco.

Dopo la sconfitta nel match di ritorno contro il Porto ai gironi di Champions League, la guida tecnica è passata da Seoane a Xabi Alonso, che ha parzialmente invertito la rotta portando il Bayer al dodicesimo posto. Lontani dalla zona retrocessione, sì, ma anche dagli obiettivi fissati a inizio stagione.

Il ritorno di Florian Wirtz, recuperato dalla rottura del legamento crociato rimediata durante la scorsa stagione, lascia aperte speranze per il futuro. Inoltre va considerato che il Leverkusen è arrivato terzo nel girone di Champions con Porto, Club Brugge e Atletico Madrid, qualificandosi quindi in Europa League.

Menzione “onorevole”: Saint-Étienne

Non stiamo parlando propriamente di una “grande formazione“, ma di una squadra dal blasone di un certo livello. La squadra più titolata di Francia assieme al Paris Saint-Germain, con 10 trofei di Ligue 1, è retrocessa l’anno scorso nei playoff fra la terza di Ligue 2 e la terzultima del massimo campionato. Il Saint-Étienne è stato sconfitto dall’Auxerre, e la furia dei tifosi che hanno invaso il campo dopo la disfatta non è bastata per spronare i biancoverdi. Adesso si trovano terzultimi in Ligue 2, in piena zona retrocessione e proseguono con la loro parabola negativa. La crisi societaria prima ancora che sportiva dei Verdi è un lampante esempio del fatto che per una squadra importante non è impossibile sparire…

Saint Etienne (@Shutterstock)

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