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Covid a pagamento: l’ultima follia targata no-vax

di Redazione NCI

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L’ultima trovata “geniale” dei no-vax è vendere provette di saliva infette per prendere il covid ed ottenere il Super Green Pass. Fantascienza? No. Purtroppo è una inquietante e desolante realtà.

Covid? Non ce n’è (a quanto pare)

Non sembrava possibile che i “nostri eroi” potessero fare qualcosa di ancora più stupido. Avevamo perso la speranza (o forse la paura) che i no-vax inventassero qualcosa di ancora più idiota. Eppure dopo il braccio di silicone per evitare la vaccinazione, il tentativo di autocontagio che ha portato alla morte e addirittura un’aggressione a danno di alcuni ragazzi autustici, questi individui, che evidentemente non brillano in acume ma hanno parecchia inventiva, hanno avuto un’idea ancora più brillante.

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L’ultima follia no-vax

Il programma Diritto e Rovescio, condotto da Paolo Del Debbio, è stato il primo ad evidenziare la nuova e preoccupante tendenza no-vax. I loro inviati hanno condotto un’inchiesta, intrufolandosi nelle chat WhatsApp e Telegram di alcuni geniali individui disposti a tutto pur di non vaccinarsi. Ciò che hanno trovato sarebbe degno della più infima commedia immaginabile e ha dell’incredibile. Queste persone dalla forte risoluzione antivaccinale vendono online campioni infetti di saliva, che vengono comprati da altri no-vax per tentare di infettarsi.

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Covid imbottigliato e venduto

Come hanno scoperto gli inviati, questo è ormai un business fiorente e proficuo. Tra i messaggi che recitano “Qualcuno positivo disposto a passare il virus?” e “Quanto sareste disposti a pagare per una fiala di saliva infetta?” ci sono anche idee innovative per contagiarsi di proposito. “Ci vediamo a casa, prendiamo qualcosa da bere e parliamo, magari beviamo anche dallo stesso bicchiere” è il messaggio di una donna che organizza incontri tra positivi e aspiranti tali.

Un altro uomo, presentatosi da positivo all’incontro con gli inviati e che così facendo ha violato la quarantena, ha illuminato gli inviati sul suo metodo di trasmissione prediletto. “Ho un tampone. Io lo infilo nel naso e poi lo infili tu, ed è fatta“. Sarebbe quasi esilarante se non fosse per la pericolosità di tanta idiozia. Ridicolo per quanto è spaventoso.
Questo fenomeno è sempre più preoccupante, tuttavia i diretti interessati dichiarano di non avere paura dell’ospedalizzazione, tantomeno della morte. Secondo loro tutta questa situazione è grandemente esagerata e venendo contagiati non si corre alcun rischio.
Peccato che i non vaccinati abbiano un tasso di mortalità 56 volte più alto di noialtri e che siano la causa principale di questa situazione.

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Di Ceresoli Stefano

 

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