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Champions League: la Coppa dei Campioni si trasferisce… negli USA?

di Tommaso Bersanetti

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Ci risiamo, il grande calcio europeo è di nuovo al centro delle discussioni. Terminata infatti la seconda giornata di Champions League, si inizia già a parlare delle prossime edizioni della Coppa dei Campioni. Secondo alcune voci la competizione più importante del mondo potrebbe cambiare improvvisamente sede trasferendosi lontano dall’Europa, dove è nata e cresciuta. Un’evoluzione difficile da accettare ma che potrebbe seriamente prendere forma nel corso delle prossime stagioni.

Champions League, la sede della finalissima parlerà americano?

Come riportato da AS dunque, la finale di Champions League, in un futuro non così lontano, potrebbe andare in scena lontano dal vecchio continente. La meta più probabile? Gli Stati Uniti. L’offerta alla UEFA infatti è arrivata dall’America dove i diritti televisivi e la partecipazione mediatica potrebbero fruttare all’associazione europea fior di quattrini. Secondo il giornale spagnolo non esiste un mercato commerciale più ampio di quello statunitense e questo, per la Champions League, potrebbe essere un salto di “quantità” pazzesco.

C’è da dire però che questo strappo alla regola avrebbe non pochi difetti. Innanzitutto si chiederebbe ai giocatori e alle due società finaliste di organizzare una mini tournée americana verso il termine della stagione. Un problema da non sottovalutare vista la foltezza e il caos che ha invaso i calendari calcistici negli ultimi anni. Un sacrificio eccessivo pensato solamente per incentivare “l’americanizzazione” del gioco del calcio, sempre più indirizzato verso i profitti che verso la passione.

 

Champions League

Champions League (@Shutterstock)

Il problema tifosi europei

Se il viaggio verso gli Stati Uniti sarebbe un impegno molto faticoso per le squadre, non sarebbe da meno per i tifosi. Un biglietto per la finale di Champions League infatti è già molto costoso, come è giusto che sia, ma se al posto sugli spalti aggiungessimo anche un volo e un soggiorno negli Stati Uniti i prezzi diventerebbero impossibili per gran parte degli appassionati europei. Inutile dire che i veri protagonisti di queste partite dovrebbero essere indubbiamente loro, che rischiano così di essere privati del match più atteso e importante dell’anno, per “qualche moneta” in più.

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