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Calciomercato, i grandi ritorni nella storia del calcio

di Ettore Guerriero

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Il ritorno di Romelu Lukaku all’Inter, dopo una stagione decisamente negativa al Chelsea, è solamente l’ultimo di una lunga serie di ritorni a “casa”. Tra giocatori che hanno deluso e altri la cui scelta di tornare si è rivelata giusta, diamo un’occhiata ai più importanti ritorni nella storia del calcio.

Tra addii e ritorni, facciamo un tuffo nel passato

Dalle stelle del passato a campioni più recenti, sono tanti i giocatori che hanno scelto di tornare dove si sono sentiti a “casa”. Il primo nome della serie è quello decisamente più attuale: Romelu Lukaku. All’attaccante belga è bastata una stagione al Chelsea, club che proprio lui aveva scelto (per la seconda volta), per capire che il club inglese non faceva per lui. Durante la stagione, il calciatore ha più volte mandato “messaggi d’amore” all’Inter, pentendosi della scelta, fino a far sì che il suo sogno di tornare diventasse realtà.

Sempre a Milano, ma questa volta sponda rossonera, sono diversi i giocatori che hanno deciso di tornare a vestire la maglia del Milan. Nel gennaio 2020, Zlatan Ibrahimovic ha fatto ritorno al club rossonero, rivitalizzando l’ambiente e portando mentalità vincente. Grazie allo svedese, che nel 2011 aveva trascinato il Milan alla vittoria dello Scudetto, la squadra di mister Pioli è riuscita a vincere lo scorso campionato.

 

Zlatan Ibrahimovic (@Shutterstock)

 

Nel 2013, invece, è stato Kakà a tornare al Milan. Ceduto al Real Madrid nel 2009, il brasiliano è tornato nel club dove ha vinto un Pallone d’Oro e una Champions League. Il trequartista, però, ha fatto fatica ad imporsi, decidendo di dire addio al club dopo una sola stagione.

Altro giocatore a far ritorno nel club rossonero è stato Shevchenko. L’ucraino aveva lasciato il Milan nel 2006, dopo sei stagioni durante le quali aveva vinto una Champions e un Pallone d’Oro, per accasarsi al Chelsea. Dopo due stagioni al club inglese, Sheva decise di tornare a Milano, ma la sua seconda esperienza fu abbastanza deludente.

Restando in Italia, questa volta in casa Juventus, sono due i giocatori che fecero ritorno dopo un brevissimo periodo. Dopo 17 anni, Buffon decise di lasciare i bianconeri per il PSG, ma solo un anno dopo percorse la strada inversa. Nel 2017, invece, fu Bonucci a salutare la Juve per il Milan ma anche lui, dopo una stagione, preferì tornare a Torino.

 

Buffon

Buffon (@Shutterstock)

 

Spostandoci in Europa, invece, uno dei ritorni più romantici fu quello di Wayne Rooney. Cresciuto con l’Everton e ceduto a 18 anni al Manchester United, dopo 13 anni l’attaccante decise di tornare a “casa”, seppur per una stagione, condita tra l’altro da 11 gol. Anche il ritorno di Didier Drogba al Chelsea fu indimenticabile. L’ivoriano lasciò il club nel 2012 dopo aver vinto davvero tanti trofei ma tornò nel 2014, dopo le esperienze in Cina e Turchia. Durante quella stagione il Chelsea, allenato da Mourinho, vinse un’altra Premier League.

Spostandoci in Spagna, un altro importante ritorno fu quello di Fernando Torres all’Atletico Madrid. Con i Colchoneros dal 2000 al 2007, anni indimenticabili per lui, lasciò poi il club per il Liverpool. Dopo le esperienze al Chelsea e al Milan, lo spagnolo fece ritorno a Madrid dove restò per altre tre stagioni, aggiungendo alla bacheca anche l’Europa League.

Facendo un salto nel passato, uno dei ritorni più speciali fu quello di Johan Cruijff all’Ajax. Il campione olandese visse nove stagioni in Olanda, durante le quali vinse tre Coppe dei Campioni e due Palloni d’Oro. Dopo otto anni dal suo addio, trascorsi tra Barcellona e America, fece ritorno ai Lancieri, vincendo altri due campionati, prima di terminare la carriera con la maglia del Feyenoord.

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