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Brexit, per entrare nel Regno Unito si dovrà pagare un visto: ecco l’ETA

A poco più di due anni dall’effettiva uscita del Regno Unito dall’Unione Europea si torna a parlare degli effetti della Brexit. Nelle ultime ore, infatti, il Ministro degli Esteri inglese, Robert Jenrick, ha annunciato il ripristino dell’ETA, un visto da applicare sul passaporto per entrare nel Paese. Si prevede la sua applicazione anche per i cittadini dell’Unione Europea entro il 2024.

Come funziona l’autorizzazione

L’ETA è l’Electronic Travel Authorisation, molto simile per funzionamento al modello ESTA americano, utilizzato per i viaggi di tipo turistico negli States. In particolare, si tratta di un’autorizzazione elettronica di viaggio che potrà essere richiesta anche tramite apposita app. In un comunicato ufficiale, come riporta SkyTg24, il Governo inglese rassicura su costo e durata del visto elettronico, garantendo che questo sarà “in linea” con quello di altri Paesi.

Si comunica per l’appunto che il costo “sarà in linea con gli analoghi programmi internazionali e i singoli potranno effettuare più visite nel Regno Unito nell’arco di un periodo di validità di due anni“. I primi a poter richiedere il visto saranno i cittadini provenienti dal Qatar, a partire dal 15 Novembre 2023. Dal 22 febbraio 2024, invece, toccherà a Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Oman. Successivamente toccherà anche ad altri Paesi con cui la lista verrà aggiornata, tra cui dovrebbe esserci anche l’Unione Europea.

Brexit: cosa cambia per noi europei

Per il momento i cittadini provenienti dall’Unione Europea non devono presentare alcuna domanda per visitare il Regno Unito; la stessa cosa vale anche per altri Paesi come Stati Uniti d’America o Australia. Tuttavia, con il nuovo sistema, che andrà a sostituire l’Electronic Visa Waiver Scheme, sembra che le cose cambieranno. Entro il 2024, infatti, l’ETA dovrebbe coinvolgere chiunque intenda recarsi in UK. Il Ministro degli Esteri inglese ha motivato la decisione affermando:

Il rafforzamento delle nostre frontiere rimane una delle principali priorità del Governo. Gli ETA miglioreranno la sicurezza delle nostre frontiere aumentando le nostre conoscenze su coloro che cercano di entrare nel Regno Unito e impedendo l’arrivo di coloro che rappresentano una minaccia“.

Per ottenere l’idoneità, infatti, sarà necessario rispondere a una serie di domande e inserire i propri dati biometrici. Successivamente sono necessari ben 3 giorni lavorativi per controllare ed eventualmente accettare la richiesta.

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Gianmichele Trotta

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