di Antonio Stiuso
Le unità cinofile della Guardia di Finanza hanno scoperto un tesoro nascosto di ben 4 milioni di euro nel bresciano. Il ritrovamento, oltre che per l’infallibile fiuto dei cani addestrati, è avvenuto anche grazie alle intercettazioni a cui era sottoposta una famiglia di truffatori.
Il tesoro nascosto
Un tesoro di ben 4 milioni di euro è stato ritrovato sepolto sotto terra; una storia degna dei pirati di One Piece, o delle numerose serie sui narcotrafficanti che si trovano su Netflix. Questa volta, però, è tutto vero; il tesoro, seppellito nelle campagne della Franciacorta, nel bresciano, è il frutto di una presunta frode fiscale.
Il tesoro nascosto era contenuto in dei sacchi ritrovati grazie al fiuto dei cani della Guardia di Finanza, i cosiddetti cash dog, appartenenti alle unità cinofile specializzate proprio nel ritrovamento di banconote legate al crimine. Grazie quindi agli agenti a quattro zampe, e alle intercettazioni ambientali e telefoniche effettuate in seguito alle investigazioni, si è arrivati al ritrovamento di un tesoro di 4 milioni di euro.
La famiglia della truffa
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il tesoro “apparteneva” ad un’intera famiglia posta a capo di un presunto gruppo di criminali organizzati. Padre, madre, figlio e zia avrebbero creato un’associazione a delinquere a Gussago, in provincia di Brescia, dalla quale partivano operazioni finanziarie con un giro d’affari milionario.
Infatti, secondo la ricostruzione degli inquirenti, i 4 milioni trovati sotto terra sarebbe soltanto la punta dell’iceberg del tesoro appartenente all’organizzazione. Per le forze dell’ordine, l’intero patrimonio si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di euro, di cui 90 di evasione fiscale effettuata grazie ad un giro di società cartiere e prestanome. La procura, infine, ipotizza che la somma dei soldi occultati potrebbe essere anche maggiore di quel che si pensa; nell’organizzazione, infatti, sarebbero coinvolte, oltre alla famiglia di truffatori, altre 77 persone, tutte quante indagate.
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