Attack On Titan, i 5 migliori momenti dell’anime… finora

Attack On Titan: il flashback nella vita di Ymir Fritz

Nonostante Attack on Titan ci abbia oramai abituato a storie tragiche e toccanti, Ymir Fritz si aggiudica lo spiacevole primato di personaggio più triste dell’intero anime. La vita della progenitrice di tutti i giganti è rimasta un mistero, fino all’uscita dell’episodio 21 dell’ultima stagione “Da Te, 2000 anni fa“, quando abbiamo finalmente scoperto le sue tristi vicende.

Ymir non ha una crescita positiva come molti altri personaggi. La piccola schiava, maltrattata persino dalla sua stessa gente, viene quasi uccisa per aver lasciato scappare degli animali dal loro recinto. Ma quando la sua vita pare arrivare al termine, eccola entrare in contatto con un misterioso parassita, che le dona la forza dei giganti. Anziché fuggire però, la ragazza decide di lasciarsi catturare, sottomettendosi così allo stesso sovrano che la condannò a morte.

Nonostante l’enorme potere acquisito con la trasformazione, la giovane non sembra trovare il coraggio di cambiare la sua situazione, neppure nei momenti più bui. Re Fritz le fa lavorare i campi e combattere guerre, ricordandosi anche di farle mettere al mondo le sue tre figlie. E al momento della morte, arrivata dopo averlo salvato, le sue parole si limitano ad un secco “Alzati“.

E se per alcuni personaggi il giusto riconoscimento per quanto fatto in vita arriva dopo la fine, Ymir non riceve neppure questa ricompensa. Il Re costringe infatti le figlie a cibarsi dei resti della madre, affinché possano ereditarne i poteri. Il destino, infine, premia la povera schiava, costringendola a produrre per l’eternità i corpi dei propri discendenti all’interno della coordinata, senza darle nemmeno il meritato riposo.

Dopo una vita simile, non c’è da stupirsi se alla fine accetta le idee di Eren e gli conferisce i poteri del gigante fondatore.

La fine delle due squadre di Levi

Levi Ackerman rappresenta senza dubbio il soldato più forte dell’umanità. A caratterizzarlo però, non è soltanto la bravura nello sfilettare i giganti, ma anche la fastidiosa tendenza a morire di chi gli sta accanto. Certo, in un mondo come quello di Attack on Titan è difficile non venire divorati o uccisi.

La prima squadra cade vittima del Gigante femmina, in fuga proprio dal capitano Levi e dai suoi uomini. In un momento carico di significato, lo vediamo infatti prendere coscienza della loro morte, osservando i loro corpi senza vita abbattuti dal titano. Senza cadere vittima della disperazione ma con metodica freddezza, arriva quasi a vendicarli, salvo poi rinunciare all’uccisione del mostro per salvare Eren.

La scena colpisce soprattutto per ciò che Levi provava per i suoi compagni, considerati la cosa più vicina ad amici che abbia mai avuto. Avrà poi modo di vendicarli a dovere più tardi, quando sfiderà non solo Annie ma anche i restanti giganti.

La morte della seconda squadra, avvenuta durante la quarta stagione, è se possibile persino più dolorosa, anche per lo spettatore. A porre fine alle vite dei compagni è infatti lo stesso Levi, dopo che questi ultimi hanno bevuto ignari il vino marleiano, arricchito con il midollo spinale di Zeke Jaeger, trasformandosi così in giganti.

La scena è appunto più dolorosa perché Levi è costretto ad abbattere i giganti con le fattezze dei suoi uomini, sapendo che quelli sono a tutti gli effetti proprio i suoi uomini. Come sempre, il capitano non si lascia cadere preda delle emozioni e, seppur dolorosamente, porta a termine il suo compito, ma il momento resta tragico e toccante.

Potete trovare tutte le stagioni di Attack on Titan su Crunchyroll, sono invece disponibili su Prime Video le prime tre e la prima metà di episodi della quarta serie.

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di Nicolò Bacchi