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Assassinio sul Nilo, la recensione: amore e possessione

di Simone De Mattia

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“Assassinio sul Nilo” è da poco arrivato nelle nostre sale e ci ha già conquistati. Alla regia troviamo un navigato Kenneth Branagh, già regista di “Assassinio sull’Orient Express” (2017) ed attualmente in gara come Miglior film e Miglior regista agli Oscar 2022 per “Belfast“. Anche questo film è tratto dall’omonimo libro della regina dei gialli Agatha Christie.

Un caso insidioso per il grande Hercule Poirot 

Il nostro investigatore è in vacanza in Egitto quando incontra Bouc (Tom Bateman), un suo vecchio amico. Questo presenta Poirot (Kenneth Branagh) a due suoi amici in luna di miele, Linnet (Gal Gadot) e Simon (Armie Hammer), i quali tentano di ingaggiare l’investigatore belga per indagare su una figura che li perseguita. Infatti Jacqueline (Emma Mackey), ragazza che Simon ha lasciato per fuggire insieme a Linnet, li segue e sembra voglia mettere i bastoni fra le ruote della loro relazione.

Presto si ritrovano tutti a bordo di battello in crociera sul Nilo ed iniziano una serie di omicidi, in grado di mettere a dura prova anche l’infallibile fiuto di Hercule Poirot.

Assassinio sul Nilo

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