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Arriva dal Texas un legno potenziato può… assorbire CO2!

di Antonio Stiuso

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Alcuni scienziati della Rice University hanno creato un legno potenziato in grado di rimuovere la CO2 presente nell’aria; questo materiale potrebbe segnare una svolta nel settore edilizio, riducendo le emissioni e i costi di costruzione degli edifici, rendendo anche il legno più resistente…

Un legno particolare

Tempo fa avevamo parlato di un particolare tipo di legno “potenziato”, più resistente dell’acciaio; questo particolare tipo di materiale chiamato Healed Wood viene prodotto grazie alla delignificazione, un processo in grado di dissolvere la lignina dalle fibre di cellulosa, rendendolo resistente come l’acciaio. Si tratta di una sorta di “processo di guarigione”, in grado di rendere il legno cinque volte più resistente di quello naturale.

Nessuno avrebbe potuto immaginare un ulteriore miglioramento di questo materiale. I ricercatori della Rice University invece, non hanno perso tempo per creare un nuovo tipo di legno potenziato che, oltre ad essere super resistente, è anche in grado di assorbire CO2!

Lo studio della Rice University

Secondo quanto si legge nello studio pubblicato su Science Direct, i ricercatori della Rice University, in Texas, hanno sviluppato un particolare tipo di legno che potrebbe portare ad una svolta ecologica nel campo dell’edilizia; ridurre le emissioni di CO2 prodotte durante la costruzione di un edificio è uno dei nuovi problemi che attanaglia il settore, ma questo nuovo tipo di materiale promette di stoccare l’anidride carbonica, utilizzandola per aumentare forza e resistenza.

Muhammad Rahman, lo scienziato che ha guidato lo studio, è riuscito a incorporare molecole di un materiale poroso cristallino contenente CO2 all’interno del legno ingegnerizzato in modo efficace. Ma per poter intrappolare queste molecole, il legno deve prima creare lo spazio necessario ad ospitarle, aumentando la sua porosità.

Cos’è il legno ingegnerizzato?

Per arrivare a questo punto gli scienziati devono però eliminare le fibre di cellulosa del legno attraverso lo stesso processo con cui viene prodotto l’Healed Wood, ossia la delignificazione, cioè la rimozione della lignina, una sostanza che gli fornisce il suo colore caratteristico; dopo questa procedura viene immerso in una soluzione contenente microparticelle di Metal-Organic Framework (MOF), famose per la loro capacità di assorbire anidride carbonica.

Secondo Rahman, assistente professore di ricerca in scienza dei materiali e nano-ingegneria presso la George R. Brown School of Engineering di Rice:

“Il legno è un materiale strutturale sostenibile e rinnovabile che già utilizziamo ampiamente. Il nostro legno ingegnerizzato ha mostrato una resistenza maggiore rispetto al normale legno non trattato.

La produzione di materiali strutturali come metalli o cemento rappresenta una fonte significativa di emissioni industriali di carbonio; il nostro processo è più semplice e più ecologico sia in termini di sostanze utilizzate che di sottoprodotti di lavorazione”.

Una svolta per il futuro

I materiali strutturali come acciaio o cemento hanno costi maggiori sia dal lato economico che da quello delle emissioni; la costruzione degli edifici infatti, rappresenta circa il 40% delle emissioni di CO2 sul nostro Pianeta.

Lo sviluppo di alternative sostenibili ai materiali esistenti potrebbe quindi aiutarci nella lotta al cambiamento climatico, riducendo anche le emissioni di anidride carbonica. Grazie a questo studio, Muhammad Rahman e i suoi collaboratori hanno contribuito ad affrontare tutti e due i problemi contemporaneamente, permettendoci di poter combattere entrambe queste battaglie…

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