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Milan, che succede? L’analisi del periodo no dei rossoneri

di Alessandro Colepio

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Il 2023 non è cominciato nel migliore dei modi per il Milan e i suoi tifosi. I rossoneri, dopo aver vinto contro la Salernitana nella gara di apertura del nuovo anno, hanno subìto la doppia rimonta della Roma la scorsa settimana e ieri hanno salutato prematuramente la Coppa Italia.

La squadra di Pioli si è infatti dovuta arrendere al Torino che, nonostante l’espulsione di Djidji al 70′, è riuscito a tenere alto il muro fino alla fine; per il successo granata si è rivelato decisivo il gol di Adopo nel secondo tempo supplementare. A nulla è servito l’ingresso dei titolari a gara in corso, che sono sembrati parecchio fuori condizione. Si tratta quindi di una sconfitta dura da digerire per tutto l’ambiente milanista e soprattutto di un pessimo risultato, dopo la gaffe contro la Roma.

Il Milan sembra esser entrato in una fisiologica fase di calo che nell’arco di una stagione capita a tutte le squadre. Con la Supercoppa da giocare il 18 gennaio e la lotta Scudetto ancora apertissima però, i rossoneri rischiano di decidere la loro stagione già nelle prossime settimane…

Milan: una crisi evitabile?

Un periodo negativo nell’arco di un’intera stagione calcistica è una cosa più che normale e capita a tutte le squadre, indipendentemente dal livello tecnico o dalla preparazione fisica. Anche la Juventus ha avuto grandi difficoltà a inizio anno, ma nel recente periodo ha ricaricato le batterie e ora è una seria contendente per lo Scudetto.

Il Milan invece è partito fortissimo a settembre e ha tenuto un ottimo passo fino alla sosta per il Mondiale. Come detto, le difficoltà che i rossoneri stanno incontrando in questo periodo sono parte del normale percorso di una squadra, ma c’è anche da dire che si è fatto molto poco per evitarle. I giocatori sembrano infatti aver perso il ritmo di inizio stagione e la manovra risulta meno fluida, molto più affidata allo spunto dei singoli che a un’idea precisa.

Una rosa stretta, nonostante tutto

I vari trascinatori del gruppo, ovvero Leao, Theo, Giroud ecc., sono a corto di benzina e i loro sostituti non si sono dimostrati all’altezza. Complice di questo andamento è stato anche il mercato del Milan che, fin qui, si è rivelato deludente, a partire dal belga De Ketelaere. L’ex Bruges ieri è partito titolare nella sfida col Torino, anche se “lontano” dal suo ruolo naturale, rimediando l’ennesima bocciatura della stagione e attirando anche la rabbia di molti tifosi che iniziano a chiedersi se il suo acquisto sia stato una mossa azzeccata.

Le seconde file di mister Pioli ieri hanno quindi evidenziato il divario tecnico e tattico che c’è fra queste e i titolari, che comunque sia, stanno attraversando una fase di difficoltà fisica e mentale. Il tecnico e il suo staff devono trovare una soluzione, e alla svelta: i prossimi impegni del Milan possono infatti essere già decisivi.

Un calendario difficile

Oltre alla Supercoppa, il 24 gennaio c’è Lazio-Milan e il 5 febbraio il derby di ritorno. Un periodo di fuoco attende la squadra, che quindi rischia di giocarsi grossa parte della sua stagione nei prossimi 20 giorni. Sarà così necessario invertire la rotta già dalla gara di dopodomani col Lecce; diversamente, la situazione potrebbe farsi troppo complicata…

 

Tifosi del Milan (@Shutterstock)

 

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