di Alessandro Lucchini
Il futuro dell’automobilismo e dei trasporti pubblici sembra muoversi verso un’unica direzione: la guida autonoma. Nonostante siano stati fatti enormi passi avanti, ci sono ancora parecchie criticità da superare. O meglio, per alcuni c’erano. Infatti, di recente, il governo cinese ha approvato dei taxi 100% guida autonoma, senza la presenza di un agente di sicurezza.
Baidu ed il suo servizio di taxi autonomi
Come riportato dal South Cina Morning Post, il lasciapassare del governo cinese ha permesso alla società Baidu di introdurre i suoi taxi 100% guida autonoma, senza l’ausilio di un controllore umano. Inizialmente, i taxi si muoveranno in un perimetro ristretto, circa 60kmq all’interno di Pechino. Per incentivare l’utilizzo del servizio, nelle prime fasi il costo di utilizzo sarà irrisorio.
La decisione del governo cinese di concedere i permessi è di fondamentale importanza e cela diverse motivazioni. Innanzitutto, cosi facendo ha assestato un colpo decisivo contro gli Stati Uniti, diretti rivali nella corsa alla guida autonoma e non solo. In secondo luogo, la Cina ha intenzione di rivoluzionare la propria immagine e il proprio ruolo nell’economia globale. Attualmente, il colosso asiatico è visto come l’industria del mondo. L’obbiettivo del governo è diventare una superpotenza tecnologica nel mondo dei prodotti high-tech.
L’attuale situazione geopolitica in Ucraina e con Taiwan aggravano la situazione economica post pandemica. Inoltre, la politica zero casi Covid, che la Cina sta adottando, sta avendo forti ripercussioni sulla crescita economica del Paese, rendendo ancora più ovvio il cambio di regime da industria a leader trainante del settore tecnologico. Vedremo se la guida autonoma sarà il tassello chiave per permettere che ciò avvenga.
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