di Michele Messina
Bentrovati con il secondo episodio della nostra serie sul possibile seguito di Bloodborne, ovviamente secondo noi NCR. Se nel primo episodio, che potete recuperare qui, abbiamo discusso dell’antefatto di lore, stavolta ci addentreremo su alcune novità del gameplay. Il predecessore si è guadagnato il seguito, che tutt’oggi lo supporta, proprio grazie al gameplay più dinamico ed innovativo.
In Bloodborne diciamo addio a scudi ed armature pesanti, in favore di schivate e parry più accessibili, ma cambia anche il rapporto con le armi. Anche qui Bloodborne ha puntato tutto sull’innovazione, riducendole di numero ma diversificandole moltissimo tra loro. Ma non indugiamo oltre, avremo modo di affrontare tutti i discorsi in questo secondo episodio.
Abbiamo lasciato il nostro cacciatore al primo “You’re dead” del gioco, quello che tutto sommato, fa parte del gameplay di tutti i souls-like. Riprendiamo quindi la storia da dove si era interrotta, col nostro novello cacciatore all’interno proprio del Sogno del Cacciatore.
Bloodborne 2 – La prima morte e l’incontro col Nuovo Antico
Inutile girarci attorno, sappiamo già cosa succederà alla prima morte. Il primo incontro con gli infetti che infestano Gravenrock non si è rivelato fortuito per il cacciatore; senza equipaggiamento viene sconfitto velocemente dalle creature. La sua storia sembra finita prima di iniziare, ma qualcosa lo richiama alla vita, una forza superiore lo allontana dal sonno eterno. Il cacciatore si risveglia in un luogo diverso, dove non c’è nessuno ad attenderlo: quello che è certo è che quella non è Gravenrock.
Una delle meccaniche più innovative per il genere introdotta da Bloodborne, è stata proprio il Sogno del Cacciatore. La zona che funziona un po’ da hub centrale, completamente staccata dal mondo di gioco, ma profondamente importante per gameplay e lore. È ovvio che questa meccanica, come si può capire dalla parte precedente, debba essere mantenuta anche nel seguito. Per quanto il nome sarà lo stesso: Sogno del Cacciatore; questa zona prenderà un significato diverso rispetto al predecessore, ma ne manterrà l’importanza.
Il posta sarà sicuramente familiare a chi ha giocato il primo Bloodborne, ma ovviamente, anche il Sogno del Cacciatore subirà delle modifiche. Una volta ripreso il controllo del cacciatore, sarà facile notare i simpatici messaggeri già visti nel primo capitolo. Il primo messaggio, recita così: “Ah, a new one! They are waiting for you… take them… use them…”. Poco più avanti altri oggetti luminosi attireranno l’attenzione del giocatore.
Così come nel capitolo precedente, anche in Bloodborne 2, la armi avranno una personalità ben definita, limitate nel numero, ma finemente caratterizzate. Uno degli elementi di gameplay che merita di tornare in Bloodborne 2 sono appunto le Trick Weapon. Nel predecessore, gli attrezzi di morte in dotazione al cacciatore erano capaci di cambiare forma e moveset di attacco, per adattarsi a quasi ogni evenienza.
Le armi in Bloodborne 2, riprenderanno quanto lasciato dal predecessore, con qualche ritorno, un filo “fan service”, per le preferite dagli appassionati. Se Yharnam però mascherava la sua anima, come un bastone da passeggio che nasconde una temibile frusta, Gravenrock è forse più sincera sotto questo aspetto. Le starting weapon di questo possibile seguito, saranno disponibili proprio nel Sogno del Cacciatore, riprendendo quanto fatto nel primo capitolo.
Nuove conoscenze, nuovi modi per uccidere in Bloodborne 2
Le armi in Bloodborne 2 saranno anche espressione del mondo di gioco. Gravenrock non ha vissuto gli orrori di Yharnam, la città ha potuto dedicarsi ad altro, soprattutto alle ricerche. È una città dedita allo studio, piuttosto che alla caccia. Gli studiosi di Gravenrock, anche affascinati dal potere occulto degli dei antichi, hanno diretto negli anni la loro attenzione verso il progresso scientifico. Da Sparta ad Atene, il passo è più breve di quello che sembra.
Se tra i punti nevralgici di Yharnam sono presenti le officine, come l’Healing Church Workshop, a Gravenrock saranno presenti i laboratori abbandonati della Chiesa della Purificazione. Come Byrgenwerth, questi saranno luoghi di studio e scoperta, che hanno portato avanti innovazioni e conoscenze scientifiche miste all’occulto. La storia della città è impregnata di progresso scientifico. Gravenrock ha deciso di raggiungere il divino tramite la conoscenza e lo sviluppo tecnologico… tanto che le torce sono state sostituite dalle lampadine! L’elettricità, già presente come attributo per le armi nel primo Bloodborne, adesso è un elemento fondamentale e nuovo del gameplay.
Ma torniamo a dove eravamo rimasti. Dopo essere arrivato nel nuovo Sogno del Cacciatore, il giocatore avrà modo di scegliere le armi iniziali per il proprio personaggio. A cominciare dalle armi che andranno ad occupare lo slot sinistro, quello delle armi secondarie. Per chi non avesse giocato al predecessore, le armi da mano sinistra hanno sostanzialmente due utilizzi: parry e croud control. Le pistole ed i fucili equipaggiabili infatti, permettono di stordire i nemici ed attivare il Front Stab, meccanica del tutto simile ai parry di Dark Souls. Altre armi invece permettono di tenere a bada gruppi numerosi di nemici, dandoci un vantaggio tattico da non sottovalutare.
Per questo Bloodborne 2, è possibile pensare a nuove armi di supporto, ispirate alla corrente elettrica. Tra queste, la prima disponibile al giocatore sarà lo Scarecrow Teaser, da indossare come un guanto e capace di folgorare i nemici a corto raggio.
“Arma costruita nei laboratori della Chiesa della Purificazione, dal saggio Iulo, creatore di molte delle armi. Nato dagli studi sull’elettricità, questo guanto è dotato di una bobina capace di imbrigliare il potere elettrico della natura. Il suo nome deriva invece dagli artigli posti sulle punte delle dita, che penetrano facilmente nella carne e permettono il passaggio della corrente. Appuntiti ed aguzzi, lacerano e folgorano, come mille corvi affamati.”
Le armi principali invece, le Trick Weapon di cui abbiano accennato possono essere rappresentate dalla Striscia del Traditore. Come già detto, le armi di Gravenrock saranno più raffinate, nate da uno studio più approfondito dei metalli e delle tecniche di creazione. La Striscia del Traditore ricorderà a molti i Rapier della serie di Dark Souls, con un moveset ispirato agli affondi.
L’arma sarà costituita da una lama unica e l’uso principale sarà proprio quello di trapassare i nemici con la punta. L’elsa sarà invece il meccanismo a sorpresa, un manico mobile capace di scorrere fino al centro della lama stessa. Con questa forma, una doppia lama, il moveset sarà più adatto ad infliggere danno tagliando e lacerando, grazie a veloci movimenti circolari.
“La Striscia del Traditore è una delle armi più semplici a disposizione del cacciatori di Gravenrock. Veloce e pericolosa in forma rapier, la Striscia del Traditore permette di perforare con precisione i punti vitali dei nemici. Deve il suo nome alla forma secondaria, che a molti ricorda i coltelli utilizzati dai combattenti poco onesti.”
Dopo aver scelto le armi e raccolto alcune scorte, il nostro cacciatore è pronto per tornare a combattere.
E siamo arrivati alla fine di questo secondo episodio, conoscendo più approfonditamente il possibile gameplay di Bloodborne 2. Per questo episodio, fateci sapere quali sono le vostre idee per delle possibili Trick Weapon, sempre pad alla mano, su Nasce, Cresce, Respawna.
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