di Enea Bacciocchi
Anche i bambini si stanno facendo sentire nel conflitto tra Russia e Ucraina. Quella in atto ora, è una guerra costituita anche da messaggi e simboli che tutto il mondo sostiene per la libertà del popolo ucraino da questa oppressione.
A combattere le scelte e le manovre di Putin, non vi sono solo i soldati, ma anche dei ragazzini che con la loro volontà si sono schierati contro il premier russo. A Mosca, alcuni bambini si sono presentati davanti all’ambasciata ucraina provvisti di cartelloni con scritto “No War”, che li ha portati ad affrontare una serata tremenda. Infatti, Sofia Gladkova (7 anni), Lisa Gladkova (11 anni), Gosha Petrov (11 anni), Matviy Petrov (9 anni) e David Petrov (7 anni), hanno passato la notte nella stazione di polizia di Presnenskoe, Mosca.
Un furgone delle forze dell’ordine ha obbligato i ragazzini a salire per essere poi identificati e rilasciati qualche ora più tardi, scatenando l’incredulità generale del popolo russo.
La protesta dei bambini contro la guerra
Il conflitto in atto tocca pienamente anche i piccoli cittadini russi, per la maggior parte contrari alle scelte di Putin. L’accusa riposta nei loro confronti infatti, riguarderebbe l’aver lasciato dei fiori davanti all’ambasciata ucraina, sostenendo così il “nemico”.
A denunciare l’accaduto è stata la ricercatrice Aleksandra Arkhipova che ha scritto:
“Erano andati a deporre dei fiori davanti all’ambasciata ucraina. I bambini avevano disegnato un poster. Sono stati tutti stati arrestati dalla polizia: prima sono stati tenuti dentro a un van della polizia, poi sono stati portati al dipartimento di polizia di Presnenskoe. I telefoni dei genitori sono stati sequestrati, non si riesce più a comunicare. I genitori hanno ricevuto urla e minacce che sarebbero stati privati della patria potestà”.
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Di Enea Bacciocchi
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