di Riccardo Rizzo
Con la rottura degli embarghi, anche Digital Foundry ha detto la sua riguardo The Last of Us Part II Remastered. Questa versione ripropone il viaggio di Ellie e Abby in versione PlayStation 5, migliorando la componente tecnica e aggiungendo dei contenuti extra. La testata si è ovviamente focalizzata principalmente sugli aspetti tecnici, lodando il risultato generale ma sottolineando che le differenze con l’originale sono effettivamente poche.
The Last of Us Part II Remastered: si poteva fare di più?
Nella recensione Digital Foundry ha analizzato le varie migliorie tecniche offerte dalla versione Remastered di The Last of Us Part II, che finalmente porta su PlayStation 5 l’ultimo capolavoro targato Naughty Dog. Tuttavia il team capeggiato da Neil Druckmann poteva fare di più, almeno sotto il profilo tecnico.
I valori della risoluzione e del frame rate sono praticamente gli stessi, con l’unica aggiunta rappresentata dalla possibilità di scelta tra la modalità Qualità e Prestazioni; e anche per quanto concerne le geometrie e l’effettistica è abbastanza difficile notare dei miglioramenti, che comunque ci sono, soprattutto in termini di draw distance. Certo, in caso si possieda uno schermo a 120Hz con supporto al VRR la situazione cambia, dato che permette di aumentare il frame rate in entrambe le modalità grafiche, ma da una Remastered di un gioco per PlayStation 4 forse ci si poteva aspettare qualcosa di più.
Più che per il profilo tecnico, le vere novità introdotte da questa versione per PS5 sono i contenuti aggiuntivi. I Lost Levels e la modalità roguelike No Return aggiungono infatti ore e ore di gameplay, che sicuramente faranno piacere anche a coloro che hanno già giocato il titolo.
Infine, Naughty Dog ha migliorato anche il supporto al DualSense e ottimizzato i caricamenti, che dai 50s della versione PS4 sono passati a circa 16s. Una riduzione importante, è vero, ma comunque distante dai risultati ottenuti da altre esclusive PlayStation.
Insomma, The Last of Us Part II Remastered è sicuramente un bel pacchetto, tra l’altro disponibile a soli 10€ per tutti coloro che già possiedono la versione PlayStation 4, ma forse sarebbe stato più corretto chiamarlo Director’s Cut. Già in passato, invero, Sony ha usato questa dicitura più che quella di Remastered, come nei casi di Death Stranding e Ghost of Tsushima.
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