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68 anni dalla nascita de Il Signore degli Anelli: la genesi e le influenze

di Lorenzo Peratoner

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Sono passati esattamente 68 anni dalla pubblicazione del Signore degli Anelli, una delle opere fantasy per antonomasia, tale da aver segnato l’immaginario di questo genere per decenni, e fonte di ispirazione non solo per il mondo letterario, ma anche per l’industria cinematografica, videoludica e persino per i giochi da tavolo. Ripercorriamo quindi insieme la genesi di questa opera magna e di tutte le sue influenze successive…

La mitopoiesi del Signore degli Anelli

La genesi dell’affascinante universo e della mitologia alla base delle opere, è frutto di un intenso lavoro creativo di Tolkien, il quale infatti partì dal linguaggio (era un filologo e linguista esperto) per dare vita alle diverse razze che popolano tale mondo. Ancora prima di iniziare la stesura delle opere, lo scrittore britannico aveva ideato una lingua artificiale, il Quenya, da cui ideò il popolo degli Elfi. Da lì in poi nella mente dell’autore nacquero tutte le storie e gli abitanti di Arda, il continente in cui hanno luogo le vicende. La genesi creativa e mitopoietica dei romanzi è descritta nella sua opera summa, il Silmarillion, una vera e propria “Bibbia” della Terra di Mezzo, pubblicata postuma nel 1977, dal figlio di Tolkien.

Lo Hobbit: l’inizio di tutto

Il mondo della Terra di Mezzo apparve per la prima volta nel 1937, quando J.R.R. Tolkien pubblicò Lo Hobbit. Tale opera, considerata dall’autore come una fiaba per bambini, salì nell’olimpo della letteratura mondiale diventando una delle opere di maggiore successo del XX secolo, avendo venduto fino a oggi l’esorbitante cifra di 140 milioni di copie. Si tratta senz’altro di un record straordinario, superato tuttavia dal sequel, Il Signore degli Anelli, uno dei libri più venduti di sempre, insieme alla saga di Harry Potter.

Il Signore degli Anelli: dal libro al cinema

La celebre storia della Compagnia dell’Anello venne pubblicata nel 1954, in seguito a un lungo processo di stesura durato più di dieci anni. Le innumerevoli influenze filosofiche, teologiche, mitologiche e letterarie di Tolkien sono gli ingredienti che hanno dato vita ai ben 6 libri (divisi in 3 volumi) che narrano le vicende di Frodo e dei suoi compagni, rese ancora più conosciute al grande pubblico dal successo della trilogia cinematografica, che può vantare 17 premi Oscar e 30 candidature.

Le influenze mondiali dell’opera

Le influenze culturali sono state notevoli, a partire ovviamente dalla letteratura, dove ha fatto scuola, ispirando altre saghe celebri come la “Ruota del Tempo” di Robert Jordan o “Le Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin. Passando invece all’ambito dei giochi di ruolo, questi divennero molto popolari, soprattutto con Dungeons & Dragons. Nel mondo videoludico, invece, alcune tra le serie più rinomate, come Final Fantasy e The Elder Scrolls, subirono l’inevitabile influenza tolkeniana.

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