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Yellowstone, il Parco nazionale chiude per “crisi climatica”

di Gianmichele Trotta

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Lo Yellowstone National Park, l’area protetta più famosa degli Stati Uniti e del mondo, è stata costretta a chiudere temporaneamente i battenti, proprio poco prima del suo 150° anniversario. Le motivazioni fornite pubblicamente dallo stesso Parco attribuiscono la causa proprio a ciò che l’ente si è ripromessa di preservare: la natura. Le forti piogge degli ultimi giorni hanno provocato potenti frane e inondazioni, causando importanti danni.

Evacuati 10mila visitatori

Oltre 10 mila visitatori sono stati fatti evacuare dal Parco Nazionale dello Yellowstone, riporta Il Corriere della Sera. In questo modo i funzionari del Parco hanno potuto valutare gli ingenti danni che sono stati riportati a strade e infrastrutture.

Il sovrintendente del Parco, Cam Sholly, ha dichiarato che i ranger hanno fatto evacuare i turisti dopo la distruzione di alcuni ponti e l’interruzione di corrente a causa della pioggia. “L’acqua è ancora impetuosa ed è previsto un tempo piovoso che potrebbe causare ulteriori inondazioni“, dichiara il sovrintendente.

Al momento, tutti e 5 gli ingressi del Parco sono stati chiusi a causa del maltempo. L’ultima volta che c’è stata un’emergenza del genere fu nel 1988, a causa di una serie di devastanti incendi provocati da un fulmine. Tuttavia, non era mai successo che il Parco chiudesse a causa delle piogge.

Quando sarà riaperto?

Ancora non si sa quando il Parco Nazionale dello Yellowstone riaprirà al pubblico. I danni riportati sono molti e difficili da riparare; tuttavia, i gestori del Parco assicurano di fare il possibile per riaprire quanto prima. Nell’ultimo bollettino diffuso, però, si legge che probabilmente l’ingresso Nord resterà chiuso per tutta l’estate:

Al momento non si registrano feriti o morti. La parte settentrionale del Parco Nazionale di Yellowstone probabilmente rimarrà chiusa per un lungo periodo di tempo a causa delle infrastrutture gravemente danneggiate. Il National Park Service lavorerà sodo per riparare le strade il prima possibile. Tuttavia, è probabile che i tratti stradali a Nord di Yellowstone non riapriranno entro questa stagione“.

 

Parco di Yellowstone (@Shutterstock)

Il cambiamento climatico

Come detto, un clima del genere non si era mai visto nello Yellowstone. La causa potrebbe essere ricondotta ai cambiamenti climatici. Alcuni scienziati intervistati dal The New York Times lanciano persino l’allarme, riferendo che 423 parchi nazionali degli Stati Uniti sono a rischio: le temperature rischiano di aumentare progressivamente, incrementando gli incendi estivi nei parchi.

Un esempio lo si può individuare già in quello che sta accadendo allo Yellowstone negli ultimi giorni. Il clima sempre più caldo ha provocato un eccessivo scioglimento della neve sulle montagne del parco che, in aggiunta ai temporali sempre più frequenti, ha causato le terribili inondazioni.

Tutti questi sono segnali che la natura ci sta mandando e, se non cambiamo presto atteggiamento nei confronti di essa, la situazione potrebbe diventare irreversibile.

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