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Clima, Nuova Delhi avvolta da nebbia tossica dopo la festa delle luci

di Redazione NCI

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Mentre nel mondo il dibattito circa il cambiamento climatico si fa sempre più concitato e attento, così non sembra essere per Nuova Delhi, in India, dove i livelli di inquinamento dell’aria hanno raggiunto recentemente un nuovo record. Una nebbia densa avvolge la megalopoli.

Nuova Delhi

La festa di Diwali, tra festeggiamenti e inquinamento 

Da sempre Nuova Delhi vive un forte disagio per via di un inquinamento che sembra non conoscere limiti, ma l’ultima festa di Diwali ha accentuato ulteriormente il fenomeno. È una delle più importanti festività indù, celebrata ogni anno tra ottobre e novembre a New Delhi come nella maggior parte delle città del Paese. È nota anche come festa delle luci e infatti il popolo la anima illuminando il cielo con incredibili spettacoli pirotecnici. Che però lasciano pesanti strascichi per la salute.

Proprio durante la festa di Diwali l’utilizzo massiccio di fuochi d’artificio ha fatto sprofondare la città sotto una coltre di nebbia. Il governo aveva in realtà vietato i fuochi proprio in virtù di questo, ma i festeggiamenti sono proseguiti in ogni caso utilizzandoli.  Secondo la Bbc che cita dati ufficiali, in alcune aree di Delhi il livello di concentrazione delle Pm2,5 è arrivato a 999 per metro cubo e alcune aree hanno registrato livelli vicini o superiori a 500, quando in base all’Aqi (Indice di qualità dell’aria) sono considerati “buoni” dati tra zero e 50.

Le cause dell’inquinamento

Nella metropoli indiana, la più inquinata al mondo, l’aria diventa particolarmente irrespirabile ad inizio inverno anche per altri motivi:

  • i contadini dagli stati vicini in questo periodo danno fuoco ai residui del raccolto
  • bassa pressione;
  • mancanza di vento;
  • emissioni delle industrie e dei cantieri edili;
  • il traffico.

La situazione era perciò grave da tempo e già prima della pandemia di Covid-19 molti abitanti delle megalopoli indossavano mascherine di tipo filtrante per proteggersi dai veleni all’aperto. Un fenomeno che non sembra volersi placare, ma che anzi ogni anno si replica con conseguenze sempre peggiori.

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di DENISE MICHELA PENGUE

 

 

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