Se da un lato il 2023 verrà ricordato come uno dei migliori anni per quanto riguarda le uscite di videogiochi, con molti giochi AAA e produzioni indipendenti già uscite o in procinto d’arrivo in questi ultimi mesi, dall’altro è anche uno di quelli con più licenziamenti. Per la precisione, in questi primi 9 mesi sono stati licenziati circa 6.100 dipendenti.
Videgiochi: l’altra faccia della medaglia del 2023
Il numero viene dal portale videogameslayoffs.com, dove il technical artist Farhan Noor ha parlato di uno dei peggiori anni in fatto a licenziamenti nell’industria di videogiochi. Secondo lui sono infatti circa 6.100 i dipendenti, sviluppatori o addetti alla stampa, che in questi 9 mesi sono stati licenziati. Circa, appunto, dato che alcune aziende hanno compiuto dei tagli di massa, senza riportare cifre precise. I numeri potrebbero dunque essere anche più alti.
Per ora il mese peggiore è stato settembre, con 17 aziende che hanno licenziato del personale. Durante il corso dell’anno invece sono state 80 a ridimensionare il proprio organico. La società che ha effettuato i tagli maggiori è Unity, con ben 900 licenziamenti (600 a inizio anno e 300 a maggio). Segue Epic Games, con gli 830 licenziamenti di settembre che hanno colpito soprattutto Mediatonic, il team dietro Fall Guys: Ultimate Knockout. Sono infine addirittura 11 gli studi che hanno chiuso. Tra questi troviamo Volition Games, Mimimi Games e PixelOpus.
Quelle citate sono solo alcune delle aziende che hanno effettuati dei tagli al personale. Per l’elenco completo vi rimandiamo all’articolo di Farhan Noor, che ha citato anche società come EA, Bethesda Softworks, NetEase, 343 Studios, Bungie, Ready at Dawn, Ubisoft, Embracer Group, CD Projekt RED, Bioware e Naughty Dog.
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