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Videogiochi e istruzione: anche l’Australia sceglie di puntare sul medium!

di Riccardo Rizzo

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Negli anni si è parlato sempre più spesso della relazione tra videogiochi e istruzione. In particolare dopo la pandemia, questi due ambiti hanno avuto una sempre più stretta collaborazione, suscitando di fatto l’interesse di molti studiosi e ricercatori, che hanno iniziato ad analizzarne le caratteristiche per capire come sfruttare al massimo il medium videoludico per lo studio e l’educazione.

L’Australia decide di puntare sui videogiochi per l’educazione

Già in passato abbiamo visto alcuni videogiochi entrare nel mondo dell’istruzione. Il più recente è “This War of Mine“, che nel 2022 è stato scelto dal governo polacco per istruire gli studenti sugli orrori della guerra. Ora è invece il governo australiano che ha deciso di aprirsi al mondo dei videogiochi per l’istruzione pubblica e privata.

Minecraft: Education Edition

Minecraft: Education Edition

Il progetto in questione è portato avanti dalla ricercatrice Laura Scholes, docente associata presso l’Università Cattolica australiana, che ha l’obbiettivo di valutare e analizzare l’atteggiamento dei bambini nei confronti dei videogiochi e della tecnologia digitale. I ricercatori hanno raccolto le testimonianze di 613 studenti di 21 scuole pubbliche e private, di età compresa tra i sette e i dieci anni. In particolare, gli hanno chiesto quanto si divertissero a giocare e come valutassero le proprie competenze digitali.

Il videogioco scelto per la ricerca è “Minecraft: Education Edition“, una particolare versione del celebre titolo di Mojang pensata appunto per gli studenti e per la loro educazione. Agli studenti della Gordon Primary School di Canberra, ad esempio, è stato chiesto di completare un gioco ideato proprio grazie a questa speciale versione di “Minecraft“. Gli studenti devono costruire un muro con cui proteggere il proprio castello dall’assedio delle volpi.

Minecraft: Education Edition al centro della ricerca

La ricerca ha portato alla luce alcune interessanti verità. È stato notato, ad esempio, che se sfruttata a dovere la tecnologia può favorire e aumentare l’interesse verso la lettura e la scrittura. La Scholes ha anche invitato i genitori e gli insegnanti ad abbracciare l’utilizzo della tecnologia per l’insegnamento. Ha infatti affermato che “il gioco viene utilizzato per la formazione nel settore manifatturiero, nella medicina, nell’istruzione e in ogni genere di cose. La chirurgia di precisione ora viene, come dire, addestrata attraverso il gioco. Si sta diffondendo nella forza lavoro. Quindi dobbiamo impegnarci nelle scuole in modo sano, avere un quadro di riferimento o dei parametri su come utilizzarlo”.

Anche la vicedirettrice dell’Academy of Future Skills, Melissa Bissett, si è detta favorevole all’utilizzo di “Minecraft Education Edition“. Ha sostenuto, invero, che il titolo “è un ottimo aggancio per coinvolgere i bambini. Ma credo che faccia davvero parte di un pacchetto più ampio in termini di apprendimento, che deve essere in qualche modo collegato al programma di studi.”

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