di Lorenzo Ruggieri
La 72ª edizione della Viareggio Cup volge ormai al termine; da più di mezzo secolo, il torneo internazionale rappresenta una delle manifestazioni più seguite dagli addetti ai lavori del calcio giovanile. Campioni come Baggio, Del Piero, Totti, Pirlo, Schweinsteiger e Lahm hanno calcato i campi della Toscana agli albori delle loro carriere.
Dopo lo slittamento dell’edizione 2021 causa Covid, la kermesse riservata agli under 18 si è svolta regolarmente quest’anno, regalando conferme e sorprese. Tra queste ultime, figura la straordinaria cavalcata del club nigeriano Alex Transfiguration, giunto all’atto finale grazie a talento ed abnegazione.
Viareggio cup: Sassuolo-Alex Transfiguration la finale
Il Sassuolo è ormai sinonimo di programmazione e fiducia nei giovani, e lo ha dimostrato raggiungendo la finale della Viareggio Cup grazie ad un percorso entusiasmante. Dopo aver chiuso il girone al primo posto, superando anche i campioni in carica del Bologna, la squadra di Cascione ha inanellato vittorie dopo vittorie nella fase ad eliminazione diretta. L’ultima vittima è stata l’Atalanta, sottomessa in semifinale con un secco 3-0. Gli emiliani godono di una difesa quasi impenetrabile, guidata da capitan Adrian Cannavaro, figlio di Paolo e nipote di Fabio.
Nella finale di mercoledì il Sassuolo incontrerà l’Alex Transfiguration. La squadra nigeriana è riuscita persino nell’impresa di rifilare quattro reti al Bologna, suscitando apprezzamenti tra gli amanti del calcio giovanile. In semifinale, il club africano ha battuto l’Empoli 5-4 ai calci di rigore, dopo i due tempi regolamentari chiusi sull’1-1 ma ampiamente dominati dall’Alex Transfiguration, come ha ammesso lo stesso tecnico dei toscani nel post gara. Appuntamento allo stadio Mannucci di Pontedera, dove alle ore 16 prenderà il via la finalissima.
I migliori talenti dell’edizione 2022
Detto di Adrian Cannavaro, la retroguardia del Sassuolo è la meno battuta di questa edizione della Viareggio Cup. Accanto al figlio e nipote d’arte, agisce Seb Loeffen, diciottenne olandese scuola PSV e ormai pilastro della difesa emiliana. Leoffen è un difensore centrale dotato di un’ottima struttura fisica (è alto 188 cm), caratteristica che lo rende compatibile anche con la formazione Primavera.
Con 12 reti all’attivo, Andrea Mazia del Bologna è il capocannoniere del torneo, nonostante l’eliminazione degli emiliani ai quarti di finale. Grazie a questo bottino, Mazia ha superato Ciro Immobile, fermo a quota 10 nell’edizione 2010, tra i goleador di sempre del torneo. Il diciottenne bolognese è un attaccante polivalente, in grado di svariare su tutto il fronte offensivo; sicuramente un’ottima notizia per il calcio italiano, in questi anni di magra per i numeri 9 azzurri.
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