di Elia Mascherini
Il momento no del Venezia di mister Zanetti continua: la sconfitta contro la Sampdoria tra le mura amiche del Penzo è la quarta consecutiva. Ma la sconfitta in sé, per quanto pesante in ottica salvezza, non è tanto grave quanto quello successo tra l’allenatore e Henry.
Zanetti prende a male parole (e non solo) Henry
L’allenatori dei lagunari, certamente già nervoso per il doppio svantaggio nello scontro diretto con i liguri, ha perso le staffe con Henry a pochi minuti dal 90′, arrivando a spintonarlo e urlargli contro. L’episodio nasce da un fallo in attacco di Mattia Caldara, che a detta dell’attaccante fallo non era. Fatto sta che le rimostranze porte a Daniele Orsato non sono servite a fare cambiare l’opinione del direttore di gara, anzi. Difatti l’attaccante aveva precedentemente rimediato un cartellino giallo, prima di ricevere il secondo per proteste.
Henry (@Shutterstock)
Come ricostruisce La Gazzetta dello Sport, Zanetti a quel punto avrebbe messo le mani addosso al giocatore, per poi urlargli ” devi stare zitto!” e chiudere il tutto con una bestemmia registrata dai microfoni a bordocampo.
La difesa del tecnico
Nell’intervista post partita, il tecnico dei Leoni si è difeso con queste parole:
“Lo scontro con Henry dopo l’espulsione? In questo momento bisogna fare e parlare meno. L’arbitro ci aveva avvisato, io gli ho detto di non farsi buttare fuori perché è un giocatore importante. Questo nervosismo è figlio della gestione mentale, mi sono arrabbiato per dare un segnale a lui”,
Certo è che la gestione mentale dello spogliatoio passa anche da questi episodi: un allenatore non può riprendere in maniera così veemente un giocatore, in quanto dà un pessimo segnale sulla sua capacità di relazionarsi con i giocatori, rendendo ancora più instabile un ambiente caldo. Già, perché a fine partita i tifosi del Venezia hanno contestato la squadra, a secco di vittorie dalla gara contro il Torino lo scorso 12 febbraio.
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Di Elia Mascherini
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